• 25 febbraio 2014
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Un grandioso complesso con 80.000 metri quadri di edificio monumentale, 50 ettari di Giardini e gli oltre 3000 del Parco La Mandria, insieme foresta e parco storico. E’ tutto questo La Venaria Reale, alle porte di Torino, che ha riaperto dall’8 marzo per la nuova stagione: un autentico capolavoro dell’architettura e del paesaggio, Patrimonio dell’Umanità Unesco (dal 1997). Chi decide di dedicarle un’intera giornata di visita non ha che l’imbarazzo della scelta “dentro” e “fuori”, natura e cultura, arte e storia declinati in mille modi: mostre (ospitate nelle Scuderie Juvarriane e nelle Sale delle Arti) spettacoli, eventi culturali, il tour tra sale e saloni nobili della Reggia, trionfo del barocco e vanto della reale dinastia dei Savoia, passeggiate nel verde, percorsi botanici e molto altro.

Tra i punti forti del magnifico sito, tornato all’originario splendore nel 2007, dopo 8 anni di restauri e un grande progetto di recupero (promosso dall’Unione Europea e curato dal Ministero dei beni e attività culturali e dalla Regione Piemonte) ci sono senza dubbio gli spazi all’aperto dei grandiosi Giardini, circondati dai boschi del Parco La Mandria, con vista sulla catena montuosa delle Alpi. Un percorso spettacolare tra natura, archeologia e arte moderna che proprio a partire dalla primavera dà il meglio di sé. Si passeggia tra i resti della Fontana dell’Ercole e del Tempio di Diana, la rinata Peschiera (con le dimensioni record di 250 metri per cinquanta e 11 milioni di litri d’acqua) il Gran Parterre, il Giardino a Fiori e delle Rose, scoprendo anche il Potager più grande d’Italia con ben dieci ettari di orti e frutteti, tra aree coltivate, vasche, fontane ricostruite a partire dal progetto originale. Qui nel ‘600 e ‘700 si estendevano parte dei Giardini, mentre nel corso dell’800 questa zona venne utilizzata per coltivazioni estensive da parte dell’Azienda Agricola della Real Casa.

Da non perdere anche gli spazi artistici di due grandi maestri contemporanei: Il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone con quattordici opere, realizzate tra il 2003 e il 2007, è una specie di oasi sensoriale dove i vari materiali utilizzati (alberi, marmo, acqua, bronzo, pietra e granito) scandiscono il passaggio da una scultura all’altra, in un continuo stato di fluidità tra gli elementi, per far emergere le analogie che legano i mondi minerale, vegetale e umano. Dove le stelle si avvicinano di una spalla in più di Giovanni Anselmo (al crocevia con il rinato Gran Parterre) evocativa installazione composta da sei grandi blocchi in granito “Nero Africa” sui quali si può anche salire.

Proprio nel Potager Royal avrà luogo a primavera inoltrata la prima edizione di Ortinfestival  (dal 30 maggio al 2 giugno 2014), festival gastronomico degli orti contemporanei. Una vera full immersion nei prodotti della terra e della natura che, anticipando i temi dell’Expo milanese 2015, racconterà l’agricoltura contemporanea, intesa come legame e dialogo tra natura, ambiente, orticoltura, gastronomia, creatività e design. A disposizione del pubblico visite guidate, atelier, laboratori attivi e brevi workshop dove scoprire i segreti dell’orto e della terra, della cucina verde e delle pratiche green più innovative.

Per informazioni, orari e prenotazioni: tel.011 4992333-4992326 www.lavenaria.it