• 7 ottobre 2022
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Sabato 7 ottobre, alle ore 15,  presso gli spazi del Real Collegio di Lucca si terrà l’evento “Il Giardino…che impresa”, in collaborazione  con Ales spa e APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia.

Il PNRR porta con sé nuove opportunità per i giardini storici, promuovendone un approccio di governo organico: il bando per il restauro e la valorizzazione è affiancato da una misura per la formazione di Giardinieri d’Arte, figura essenziale per assicurare al verde storico adeguati livelli di cura e manutenzione. Ulteriori possibilità arriveranno dal bando per le Imprese Culturali e Creative, che consentirà interventi in materia di innovazione e sostenibilità. Queste opportunità devono essere colte in una logica di impresa, per rafforzarne la gestione manageriale. E affinché ciò accada è necessario utilizzare adeguate competenze professionali, avviare narrazioni adatte al pubblico di oggi e di domani, costruire e rafforzare accordi e reti che garantiscano la circolarità delle informazioni e la possibilità di intercettare progetti e fornitori di qualità.

 

Apre :Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo PA Fondazione

 

Introduce e coordina:
Parchi e giardini: un sistema che cresce
Giuseppe La Mastra, Coordinatore APGI e membro della Commissione di valutazione del bando Parchi e Giardini

 

Dalle opportunità del PNRR all’affermazione di modelli imprenditoriali sostenibili per i giardini:
Alessandro Leon, Segretario Generale CLES e membro commissione valutazione progetti PNRR

 

Il giardiniere d’arte: una nuova figura professionale e la sua formazione. Ecco il bando.
Roberto Pagni, Dirigente Formazione Regione Toscana

 

L’impresa – giardino tra competenze professionali e collaborazione pubblico-privato:
Alberto Passi, Imprenditore e Past President Ville Venete
Nunzia Petrecca, Imprenditrice Euphorbia
Fabio Calvi e Silvana Ghigino, Parco di Villa Durazzo Pallavicini
Paola Viola, Servizio Salvaguardia e Valorizzazione del Complesso del Parco – Reggia di Caserta

 

Dibattito:
È stato invitato ad intervenire il Ministero della Cultura

 

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