Giardino misto, Bagnoli di Sopra (PD) - Veneto

Sorta dal riadattamento di un preesistente complesso monastico, la Villa fu realizzata nel 1652-1662 su progetto attribuito a Baldassarre Longhena. Il giardino all’Italiana ospita 41 statue tutte dello scultore Antonio Bonazza, realizzate alla metà del 700, e una di esse reca la data 1742. Più oltre si distende il “brolo”, cinto da un muro medioevale.
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Indirizzo Piazza Guglielmo Marconi, 63 Loc. Bagnoli di Sotto Bagnoli di Sopra (PD) - Veneto Accessibilità sì - accessibile con permesso
Telefono +39 049 5380008 Orari apertura da apr a ott, gio e sab 15 - 18
Fax +39 049 5380021
E-mail info@ildominiodibagnoli.it
Sito Web Villa Widmann Borletti

Il giardino all’Italiana è circondato da un alto muro di cinta e da una siepe di carpino bianco, mentre lato campagna si chiude ad esedra. Tra roseti e vasi di agrumi vi trovano posto 41 statue: 16 sono in pietra tenera dei Colli Berici, tutte dello scultore Antonio Bonazza, e una di esse reca la data 1742. I soggetti sono svariati: il gruppo di fronte la villa rappresenta i 12 segni zodiacali e gli dei dell’Olimpo; più appartate, tra le siepi di carpino, stanno le statue raffiguranti personaggi e scene di genere. Sui due pilastri laterali al cancello sono posti i gruppi di Ercole e Caco e di Ercole ed Anteo. Oltre l’alto cancello in ferro battuto si distende il “brolo”, cinto da un muro medioevale; al suo interno si dipana un lungo viale attorniato da pioppi cipressini di impianto settecentesco; intorno si coltivano vigneti, boschi, ci sono due laghetti e vi si aprono diverse radure. Questa “oasi naturale”, isolata e protetta, costituisce un’importante richiamo per l’avifauna: oltre a una colonia di aironi vi trovano rifugio specie rare come il tarabuso, il porciglione, l’averla, il martin eescatore e rapaci notturni e diurni.

Strutture architettoniche

Brolo
Cancellata
Cantina
Chiesa
Granai
Ricovero per carrozze
Rustico
Scuderia
Stalla
Statua
Teatro
Torre piccionaia
Vigneti.

Notizie storiche

Sorta dal riadattamento di un preesistente complesso monastico, la Villa fu realizzata nel 1652-1662 su progetto attribuito a Baldassarre Longhena. Il complesso monumentale comprende l’edificio padronale, un teatro, gli annessi rustici abitativi, la torre piccionaia, i granai, i vigneti e la cantina, le stalle, la scuderia, la chiesa, il ricovero per carrozze, un grande piazzale (“séese”) in trachite, originariamente chiostro del monastero, il brolo e il giardino. Dei numerosi edifici abitativi solo il corpo centrale fu fatto erigere dagli Widmann in sostituzione di un basso casamento inglobando gli altri nelle due ali simmetriche. È a tre piani sovrastati da un timpano avanzante sugli altri con un loggiato al piano nobile; a destra aggetta il corpo del salone dove fu allestito un teatro in cui lavorò anche Goldoni; una stanza è decorata da pitture di A. Pastò datate 1750-60 rappresentanti scene di genere, mentre un’altra ha raffigurata sul soffitto Diana cacciatrice ed è datata 1720-30.

Epoca

XVII-XIX

Progettisti ed esecutori

Baldassarre Longhena (progettista)

Bibliografia

Zucchello N., Ville venete: la Provincia di Padova, Venezia, 2001.

Superficie

17 ha

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 2004/42