Giardino informale, Palermo (PA) - Sicilia
Indirizzo | via Salinas, 3 Palermo (PA) - Sicilia | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 091 7405943 | Orari apertura | 9-14 lun-ven | |
Costo ingresso | gratuito | |||
L’attuale parco ricalca l’impostazione conferitagli alla fine dell’800 dall’esperto botanico Vincenzo Ostinelli, implementata nei decenni successivi da nuove piantumazioni di specie esotiche. Ostinelli trasformò l’impianto regolare a parterres geometrici voluto nel 1814 dal principe di Trabia in stile romantico. È diviso in due parti da un dislivello naturale in cui oggi passa una strada, e le due aree sono collegate da un ponte in tufo a quattro arcate che si allinea con l’asse principale del giardino, caratterizzato da altri assi rettilinei costeggianti aiuole irregolari e vialetti sinuosi. In esso trovano posto una grande fontana barocca con statua di tritone, attribuita a Ignazio Marabitti, due serre per la coltivazione delle orchidee e di altre piante esotiche, probabilmente progettate da Patricolo a fine 800, vasche, laghetti e grotte. L’apparato arboreo, che nel 1910 ammontava a quasi 2800 specie di piante, è oggi ridotto a circa 150, tra cui spiccano esemplari di robinie, araucarie, oleandri, conifere, palme, ficus magnolioides e querce.
Strutture architettoniche
AiuoleFontana
Grotta
Laghetto
Parterre
Ponte
Serra
Statua
Vasca.
Notizie storiche
Alla metà del 700 Paolo Spinelli acquisì dal convento di S. Francesco di Paola il fondo rustico alle Terre Rosse: il casale fu trasformato in residenza di delizia, detta la “Casena”, e la proprietà fu arricchita dall’impianto di un giardino. Nel 1771 fu venduta a Ottavio Gaetani e Lanza marchese di Sortino e principe di Cassaro, che estese il giardino preesistente con nuove specie botaniche, panchine, arredi e un labirinto. Nel 1809 entrò nel possesso di Giuseppe Lanza e Branciforti, principe di Trabia. Tra il 1886 e il 1903 si intrapresero lavori di ristrutturazione dell’edificio residenziale, a cura dell’architetto Giuseppe Patricolo, e del parco, affidati al capo giardiniere Vincenzo Ostinelli. Nel 1949, alla morte di Giulia Florio, ultima principessa di Trabia e Butera, il complesso si avviò a un lungo periodo di degrado durato fino agli anni Settanta. Nel 1984 fu acquisito dal Comune di Palermo che destinò l’edificio padronale a sede dell’Assessorato alla Cultura; dal 1997 i locali al pianterreno ospitano la Biblioteca multimediale “Villa Trabia”. La “Casena” si sviluppa in due elevazioni su pianta a “U” con corte interna; la ristrutturazione in stile neoclassico effettuata da Patricolo ha eliminato lo scalone esterno, sostituendolo con un altro interno in marmo rosso; delle decorazioni al piano nobile restano solo l’affresco nella volta dello scalone, le decorazioni in stucco nelle volte di altri ambienti e alcuni camini in marmo.Epoca
XIXProgettisti ed esecutori
Vincenzo Ostinelli (progetto)Bibliografia
Palazzotto E., La Villa Trabia alle Terre Rosse, in "Kalós", 5, 1993, 5, pp. 4-13Pirrone G., Villa Trabia-Terre Rosse a Palermo: le "memorie" di un giardiniere, in Cazzato V. (a cura), La memoria, il tempo, la storia nel giardino italiano fra '800 e '900, Roma 1999, pp. 479-506