Villa Strozzi

Al parco, cinto da mura, si accede attraverso l’ingresso monumentale su via di Soffiano costruito da Giuseppe Poggi a metà Ottocento e formato da una cancellata in ferro battuto intervallata da due colonne con bugna rustica in forte rilievo posta tra due casotti con arcata cieca sempre in bugnato. Da qui parte il viale delle Carrozze fiancheggiato da ippocastani, platani e tigli che si snoda sulla collina fino al pratone. Sulla destra si osservano spazi erbosi dove si possono ammirare pini, tassi e alberi di Giuda mentre sulla sinistra sono stati recentemente aggiunti alcuni campi sportivi che contrastano con lo spirito del luogo. A metà strada si trova l’edificio della Limonaia, elegante struttura neoclassica giocata sul modulo della serliana, e più in alto si raggiunge la villa cinquecentesca rimodellata a metà Ottocento da Giuseppe Poggi. A pianta quadrata e due livelli più mansarda, la villa si apre sul giardino attraverso una aerea loggia aggettante a tre arcate. Il percorso prosegue verso la parte cinquecentesca a “selvatico” dove sono ancora presenti arredi e fontane. Su via Pisana è una scenografica scalinata in pietra serena.

Notizie storiche

Posta sulla riva sinistra dell’Arno, la villa sorge in un’area dove sin dal 1340 la famiglia Strozzi possedeva terreni. A metà Cinquecento Giovan Battista di Lorenzo amplia la proprietà intorno al bosco detto di Cafaggio acquistando vari edifici tra cui una casa, una villa detta “il palagetto” e un edificio. La villa assunse così le caratteristiche di una residenza nobiliare dotata di grande giardino all’italiana mentre il bosco mantenuto a “selvatico” venne abbellito di arredi e giochi d’acqua.
Alla fase manierista segue a metà Ottocento una profonda trasformazione del parco e un vasto restauro della villa affidata dal principe Ferdinando Strozzi a Giuseppe Poggi, architetto responsabile in quegli anni del piano regolatore di Firenze. Il disegno prevede un nuovo ingresso monumentale su via Soffiano che dà accesso al lungo viale a serpentina che conduce a un pratone. I pendii dei campi furono addolciti per permettere agevoli percorsi per passeggiate. Sul lato nord verso via Pisana venne eretta una scenografica scalinata in pietra serena. Al centro del parco venne poi costruita la limonaia, una aerea struttura in stile neoclassico a pianta rettangolare in cui il modulo della serliana presente sui lati corti viene ripetuto tre volte sui lati lunghi. La ristrutturazione riguardò anche il parco cinquecentesco dove furono ridisegnati i sentieri e restaurati gli arredi.
La villa è stata acquistata nel dopoguerra dal Comune di Firenze che ne ha fatto un parco pubblico. Dagli anni ottanta del Novecento l’edificio della villa è sede del centro di ricerca sulla musica contemporanea Tempo Reale, fondato da Luciano Berio. La Limonaia da vari anni è sede di convegni, mostre, spettacoli musicali e teatrali. Di recente nel parco è stato organizzato un percorso educativo per bambini denominato il “Bosco cantastorie” in collaborazione con la Facoltà di Agraria volto sensibilizzare i bambini ai temi della sostenibilità ambientale e del valore del patrimonio storico-paesaggistico.

Epoca

metà XVI secolo, metà XIX secolo

Progettisti ed esecutori

Giuseppe Poggi (architetto)

Bibliografia

G. Fiorini, Guida botanica del Parco di Villa Strozzi, Firenze 1990
G. Trotta (a cura di), Villa Strozzi “al boschetto”, Firenze 1990
O. Ferrini, Recupero e restauro della Limonaia di Villa Strozzi, in “Quaderni di restauro”, 2000, 2, pp. 51-52.

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Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale