Giardino formale, Crocetta del Montello (TV) - Veneto

Il complesso fu realizzato su commissione della famiglia Sandi tra il 1622 e il 1667 su progetto di Andrea Pagnossin. Presenta un edificio padronale di ispirazione palladiana, con arredi statuari di Orazio Marinali. L'insieme dei giardini, ricchi di arredi scultorei, si caratterizzano per il disegno formale “all’italiana”.
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Indirizzo via Erizzo, 112 Crocetta del Montello (TV) - Veneto Accessibilità sì - accessibile con permesso
Telefono + 39 0423 665033 Orari apertura visite guidate su prenotazione tutti i giorni da lunedì a sabato
Fax + 39 0423 665009 Costo ingresso gratuito
E-mail info@villasandi.it
Sito Web Villa Sandi, Sernagiotto, Cassis

Il complesso si trova ai piedi delle colline trevigiane, immerso nella campagna. Dal portale principale a doppia finestra, dotato di un’elaborata cancellata sorretta da due pilastri sormontati da statue, si percorre il viale principale in asse con la facciata, ai lati del quale si distendono boschetti di conifere; quest’ultimo, dopo aver scavalcato un canale proveniente dal Brentella, delimitato da siepi e piedistalli con statue del Marinali, raggiunge uno stazzo chiuso lateralmente dalle barchesse, con due parterres a prato bordati da cespugli di ortensie. Il giardino retrostante si dispone secondo un disegno formale “all’italiana”, con viali ortogonali che compartiscono aiuole prative e definiscono uno slargo centrale decorato da una fontana a coppa e da sedute e vasi lapidei. I quattro quadri più prossimi all’edificio sono simmetrici e di uguali dimensioni, decorati con statue del Marinali poste su basamento e da “palloni” topiari di bosso; gli ultimi due riquadri si allungano verso l’alta siepe di confine, delimitazione fra la natura “educata” e il paesaggio agreste.

Strutture architettoniche

Barchessa
Boschetto
Canale
Cancellata
Fontana
Parterre
Portale
Siepi topiate
Statua
Vaseria.

Notizie storiche

Il complesso fu realizzato su commissione della famiglia Sandi tra il 1622 e il 1667 su progetto di Andrea Pagnossin. Agli inizi dell’800 fu venduta ai conti Sernagiotto e nel luglio 1913 passò alla famiglia di origine ungherese Cassis. L’edificio padronale è di ispirazione palladiana, a tre piani, con la facciata principale definita da una monumentale rampa-scalea che conduce a un pronao tetrastilo centrale a doppia altezza, sul cui timpano sono collocate tre statue di Orazio Marinali, autore di tutto l’apparato scultoreo della villa e dei giardini. Nella facciata retrostante quattro paraste sostituiscono le colonne e lo sbarco a terra è assicurato da una scala doppia a branche laterali. Nei pressi della villa sono due barchesse a due piani con ampie arcate, la scuderia e la cappella dedicata ai SS. Vittore e Corona.

Epoca

XVII

Bibliografia

F. Monicelli
S. Montagner, Guida alle ville venete, Verona 2000

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 42/2004

Note

Bosso: siepi topiate; Ortensie.