Giardino informale, Casier (TV) - Veneto

La Villa fu edificata nel XVII secolo sui resti di un’abbazia benedettina. Nel 1860 Antonio de Reali fece ricostruire l’edificio e risistemare il parco. Il complesso è circondato sul lato nord da un vasto parco all’inglese.
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Il complesso circondato sul lato Nord da un vasto parco all’inglese con vialetti adorni di statue e reperti, ricco di alberi ad alto fusto, con all’interno un laghetto, un rudere romantico e la cappella. La sistemazione fu progettata dallo stesso senatore Antonio de Reali: nel 1874 Antonio Caccianiga, nel suo "Ricordo della provincia di Treviso", annotava che il parco conteneva alberi frondosi e arbusti egregiamente disposti a macchie variopinte; il settore principale è dominato da “un’ampia vallata, a molli ondulazioni” che “scende verso un lago disegnato con curve che ne ascendono i confini”; “i movimenti di terra vennero condotti con grande perizia e buon gusto, le strade sono tracciate con belle curve, la scelta delle piante ed il loro collocamento completano l’effetto gradevolissimo di questo giardino che, lasciando scoperta la vista delle vicine campagne, permette all’occhio di dominare un ampio spazio di paese, producendo l’illusione che faccia parte del parco”.

Strutture architettoniche

Cappella
Laghetto
Rudere
Statua.

Notizie storiche

La Villa fu edificata dal barone Berlendis nel XVII secolo sui resti di un’abbazia benedettina. Nei primi decenni dell’800 la proprietà fu acquisita da Giuseppe Maria de Reali e, alla sua morte (1860) il figlio Antonio fece ricostruire e ampliare l’edificio e risistemare il parco. Negli anni successivi venne arricchita con numerosi reperti archeologici e pregiate collezioni, finché, nel 1937, la proprietà entrò per linea ereditaria a far parte del patrimonio dei Canossa, avendo Teresa de Reali, ultima erede del suo casato, sposato nel 1900 il marchese Giuseppe di Canossa. Il complesso è formato da numerosi edifici disposti a “L” attorno a un’ariosa corte. Sul versante E dell’edificio padronale si susseguono contigui le serre, le barchesse-scuderie e un porticale. Sul lato ovest, unito alla villa, è un edificio di origine cinquecentesca. La dimora padronale si eleva su quattro livelli: a S presenta un timpano triangolare sopraelevato con pinnacoli, mentre a nord la facciata mostra al piano terra una loggia a quattro colonne. All’interno le stanze sono finemente decorate da eleganti stucchi veneziani e ospitano una preziosa collezione di mappe antiche e quadri e arazzi del 700 e dell’800. Il porticale nell’ala ovest è oggi adibito al museo archeologico che raccoglie reperti d’epoca romana provenienti dagli scavi di Altino.

Epoca

1860

Progettisti ed esecutori

Antonio de Reali (progettista)

Bibliografia

Chiovaro S., Ville Venete: la Provincia di Treviso, Venezia, 2001.

Superficie

13 ha

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 42/2004