Giardino formale, Bagheria (PA) - Sicilia

La Villa fu fatta edificare alla metà del 700 da Ottavio Gravina e Filangeri, principe di Ramacca. Sul fronte della palazzina è un’ampia terrazza che domina Bagheria e si apre sulla veduta del mare di Aspra, Palermo e Solanto e del golfo di Termini Imerese. Le qualità paesaggistiche del sito sono assecondate da un giardino terrazzato sistemato secondo criteri formali.
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Indirizzo Strada Statale 113 Km.143 - via Case Ramacca, 141 Bagheria (PA) - Sicilia Accessibilità no
Telefono +39 091 932860 Orari apertura aperto per eventi
Fax +39 091 932860
Sito Web Villa Ramacca

Da un portale barocco con grandi volute rovesciate che si apre sulla statale 113, oggi mutilato nel pilastro sinistro, prende avvio il lungo viale d’accesso che attraversa la campagna circostante fino a risalire al poggio dove sorge la residenza, alle falde del monte Catalfano, in posizione panoramica che guarda verso la Conca d’oro e il Golfo di Palermo. A differenza della altre ville del circondario, qui il giardino è organizzato principalmente sul fronte antistante il palazzo, per esaltare gli importanti valori paesaggistici del sito. Esso è delimitato da un ampio recinto che contorna il palazzo: al culmine del viale d’accesso principale un nuovo portale immette, su lato sinistro al viale carrozzabile collegato con la corte retrostante, al centro nella lunga gradonata che, dividendo in due il giardino disposto a terrazzamenti e ricco di piante esotiche, conduce allo scalone a tenaglia che sale al terrazzo balaustrato; ai lati il recinto si restringe formando sue esedre simmetriche dotate di portali e parterres alberati e con palme, mentre sul retro la corte, oggi fornita di aiuole prative e alberate, si dispongono ad ampio semicerchio la cappella e gli annessi, stalle e alloggi per i domestici.

Strutture architettoniche

Aiuole
Cappella
Corte
Gradonata
Parterre
Portale
Scalone
Stalla
Terrazzamento
Terrazzo balaustrato.

Notizie storiche

La Villa fu fatta edificare alla metà del 700 da Ottavio Gravina e Filangeri, principe di Ramacca. Il palazzo, a una sola elevazione, rivela una grande semplicità d’impianto che fa pensare a una nobilitazione della tipologia del casino di caccia. La facciata principale è divisa da fasce verticali in 5 parti nelle quali sono inserite le aperture. Sul fronte della corte è un’ampia terrazza, ammattonata con maiolica colorata, che domina Bagheria e si apre sulla veduta del mare di Aspra, Palermo e Solanto e del golfo di Termini Imerese. La balaustra della terrazza mostra un andamento curvilineo che percorre tutta la lunghezza del palazzo ed è ricamato con raffinato intaglio su massicci blocchi di tufo d’Aspra. Da qui si accede al grande salone di forma poligonale che fa da disimpegno a tutti gli altri ambienti disposti simmetricamente e coperti da volte. I saloni hanno le volte decorate con stucco e oro e affreschi, i soprapporta dipinti a olio e i pavimenti in terracotta colorata. Il complesso, dopo essere stato utilizzato prima come caserma e poi come lazzaretto, e dopo un lungo periodo di abbandono, alla fine dell’800 fu acquistato all’asta da Baldassarre Scaduto che vi apportò notevoli rifacimenti; il maestoso fastigio posto al di sopra della porta d’ingresso principale, con statue con lo stemma della famiglia Gravina, fu restaurato dallo scultore Pietro Piraino.

Epoca

XVIII

Bibliografia

De Simone, Margherita, Ville palermitane del XVII e XVIII secolo: profilo storico e rilievi, Genova 1968, pp. 191-194

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D. Lgs. 42/2004

Note

Palme.