Giardino pensile all'italiana misto, Perugia (PG) - Umbria

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Indirizzo Via del Cammino, 16 Loc. Santa Petronilla Perugia (PG) - Umbria Accessibilità in parte - parzialmente aperto al pubblico

Eretta su una terrazza naturale in costa al Monte Pecoraro e affacciata su un'ansa del torrente Rio, questa villa monumentale dal fascino rinascimentale domina tutto l'anfiteatro di colline intorno a Perugia. Si tratta in realtà di un edificio fortemente reimpostato nel settecento, sulla preesistenza cinquecentesca di un convento cistercense condotto dalle monache di Santa Petronilla. La facciata è caratterizzata dalla loggia a tre arcate in mattoni faccia a vista e colonne marmoree, sormontate da un ballatoio con urnette cinerarie in pietra.
La villa viene arricchita nel Settecento da giardini; sulla prima terrazza, oggi è visibile un frutteto accanto all'antica limonaia. Una scalea in pietra conduce sulla sottostante terrazza al secondo livello, dove un giardino all'italiana con aiuole geometriche in bosso è ancora leggibile, sebbene alcuni esemplari arborei ivi insediati ne disturbano l'integrità. Tutt'intorno, un ampio frutteto e un uliveto si estendono per circa cento ettari.

Strutture architettoniche

Portico ad arcate
Loggiato
Giardino pensile
Terrazze
Limonaia
Statue ottocentesche
Fontane
Vascone ovale con ninfee

Notizie storiche

Notizie storiche dell'antico convento cistercense ne fanno risalire le origini al primo Medioevo. Successivamente, nel 1304 le monache di Santa Petronilla furono protagoniste di un evento delittuoso che fece grande scalpore. Durante la visita di Papa Benedetto XI, esse avvelenarono il Pontefice offrendogli dei fichi avvelenati. Il convento venne quindi soppresso e rimase nell'oblio fino a quando, alla fine del XVII secolo, venne venduto a Francesco Maria Rosa, luogotenente militare degli Antinori di Arezzo. Nel 1730 è attestata la trasformazione dell'edificio, mediante l'aggiunta di due ali laterali congiunte da un porticato a loggia. Coeva è anche la realizzazione del giardino secondo il gusto fiorentino, ovvero all'italiana, sulle due terrazze in costa al monte. La proprietà ebbe vari passaggi di mano: nell'Ottocento venne acquistata dal pittore Annibale Angelini, che ne affrescò le volte dei saloni interni. Successivamente, essa passò al conte Salvatori.

Superficie

100 ha

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

L. 1089/1939.