Parco paesaggistico archeologico, Tivoli (RM) - Lazio

ParcoVillaGregoriana© Roberto Morelli

Parco paesaggistico dominato dalle cascate del fiume Aniene che si getta in un orrido alto 120 metri, circondato da vegetazione rigogliosa. Nel parco numerosi percorsi e scalinate conducono il visitatore ad ammirare la cascata da svariate terrazze, tutte vicinissime al salto d'acqua. Nelle immediate vicinanze, l'acropoli di Tivoli è dominata dal Tempio di Sibilla, e incornicia la vista sull'abitato.
Landscape garden created in early XIX century, though the site was renomated since hundreds years. It is open to the Aniene cascade, that jumps into a gorge 120 metres underneath. In the park, tall trees and bushes stand still around the long staircases which dirve the visitor very close to the waterfall. On the opposite, the town of Tivoli stands at the back of the roman Sybilla temple on the top of the ancient acropolis.
Indirizzo Largo Sant'Angelo Tivoli (RM) - Lazio Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono + 39 0774332650 Orari apertura dal 1 al 22 marzo: tutti i giorni, 10:00 - 17:00; dal 23 marzo a giugno: tutti i giorni, 10:00 - 18:30; Luglio e agosto: tutti i giorni, 9:00 - 20:00; dal 1 settembre al 15 ottobre: tutti i giorni, 10:00 - 18:30; dal 16 al 22 ottobre, ore 10:00 - 18:00; dal 23 al 27 ottobre ore 10:00 - 17:30; dal 28 ottobre al 10 novembre ore 10:00 - 16:30; dall'11 novembre al 15 dicembre ore 10:00 - 16:00
Fax + 39 0774332650 Costo ingresso Iscritti FAI: ingresso gratuito* Intero: € 7 Ridotto (4-14 anni): € 3 Bambini sotto i 4 anni: ingresso gratuito Studenti fino ai 26 anni: € 4 Residenti del comune di Tivoli: € 2,50
E-mail faigregoriana@fondoambiente.it
Sito Web Parco di Villa Gregoriana – FAI Fondo Ambiente Italiano

La valle del fiume Aniene è stata un punto di riferimento obbligato nei secoli e tappa obbligata del Gran Tour. Numerosi viaggiatori e pellegrini erano attratti da questo paesaggio, dove i resti di dell’acropoli romana di Tivoli, con il tempio della Tempio della Sibilla e quello di Vesta, risalenti dal II al I secolo a.C, e della villa del console Manlio Vopisco, dominano la selvaggia ed impervia Valle dell'Inferno: uno scenario indimenticabile che si sviluppa lungo sentieri tra i boschi le alte rupi e le cascate dell l’Aniene
Papa Gregorio XVI, in seguito a un ennesima disastrosa esondazione che mise in ginocchio Tivoli, nel 1826 intraprese un imponente progetto idraulico ingegneristico e deviò il corso del fiume Aniene lontano dalla città creando la Cascata Grande (120 m di salto). Affinchè non andasse perduto il paesaggio storico e mitico della "Valle dell'Inferno" creò il Parco di Villa Gregoriana, conservando un ramo dell'Aniene nel suo corso naturale e riorganizzando un itinerario attraverso la valle e le rovine, piantando lecci (Quercus ilex) e numerosi altri alberi, posizionando i resti archeologici e creando una serie di scorci pittoreschi e paesaggi.
Nel dopoguerra la proprietà passò allo Stato italiano. Seguì un lungo periodo di abbandono, durante il quale la crescita incontrollata della vegetazione, le frane e il sedimento accumulato nel letto del fiume, minacciarono di cancellare questo straordinario naturale, archeologico e storico paesaggio. Nel 2002 il FAI ha assunto la gestione del parco (circa 4 ettari) e ha iniziato un attento programma di rigenerazione e restauro che ha comportato lavori estesi e difficili per restaurare le rovine, stabilizzare i versanti, ripulire la vegetazione, ripristinare i sentieri, i muri a secco e i resti archeologici.
Dal 2005 il parco è stato riaperto al pubblico
Oggi possiamo ancora ammirare questo paesaggio leggendario che declina in modo esemplare l'estetica del sublime tanto cara alla cultura romantica. Natura, storia, archeologia e artificio si fondono qui in modo così seducente da diventare meta obbligata del Grand Tour nell’800 e il soggetto principale delle rappresentazioni pittoriche di Tivoli del XVIII e XIX secolo. Dopo un percorso sotterraneo attraverso le rocce calcaree, l'Aniene sgorga dalla grotta di Nettuno e precipita giù per circa 100 metri attraverso pendii boscosi che scorrono in una serie di laghi (i Pelagi) prima di raggiungere la grotta delle Sirene e scompare sottoterra; alla fine ritorna in superficie più a valle, dove riprende il suo corso naturale a valle.

Strutture architettoniche

Frammenti e rocchi di colonne. Resti di villa romana (II sec. d.C.) Tempio di Vesta (dedicato alla Sibilla Tiburtina). Tempio di Tiburno.
Dati non disponibili.

Superficie

3,5 ha

Mappa

Come arrivare



Note

credit foto: Paolo Barcucci; Massimo Siragusa; Roberto Morelli

Roma Lazio Film Commission

Disponibilità elettrica :

Disponibilità acqua :

Bagni :

Accesso Carrabile :

Set già utilizzato :


Galleria fotografica