Giardino formale, Roma (RM) - Lazio

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La raffinatezza architettonica di Villa Giulia, splendida residenza suburbana di papa Giulio III del Monte, rivela la raffinatezza, la sapienza e la maestria degli architetti rinascimentali operanti nell'Urbe alla metà del XVI secolo, abilissimi nella costruzione di effetti scenografici stupefacenti. Nonostante i diversi artefici, primi fra gli altri Il Vignola e l'Ammannati, la villa è forse l'esempio più unitario e significativo della concezione di villa maturata a Roma alla metà del Cinquecento. L'edificio è oggi sede del museo più rappresentativo della civiltà etrusca ed accoglie non solo alcune delle più importanti creazioni di questa civiltà, ma anche prodotti greci di altissimo livello, confluiti in un'area che fu tra l'VIII e il V secolo a.C. uno straordinario punto d'incontro di popoli diversi. La Villa è anche sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, da cui dipende il Museo.
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Indirizzo piazzale di Villa Giulia, 9 Roma (RM) - Lazio Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 06 3226571 Orari apertura mart - dom 8.30 - 19.30; la biglietteria chiude alle 18.30; chiuso i lunedì (salvo coincidenti con festività quando il Museo è aperto) e 1 gen, 1 maggio (salvo aperture straordinarie disposte dal MiBACT) e 25 dic.
Fax +39 06 3202010 Costo ingresso intero euro 8; ridotto euro 4
E-mail sba-em@beniculturali.it
Sito Web Villa Giulia

Come nelle ville dell'antichità, l'edificio residenziale, di dimensioni relativamente modeste, era inseparabile dal giardino. Si trattava di un giardino architettonicamente costruito, con terrazze collegate da scalinate scenografiche, ninfei e fontane adorne di sculture. Nella sitemazione giunta fino ai giorni nostri, alle due le estremità laterali della villa partono due loggiati curvilinei, che si prolungano nei paramenti murari, collegati alla villa con una grande loggia, opera di Bartolomeo Ammannati. Questa si apre su un secondo cortile concluso da un leggiadro ninfeo sotterrraneo, culminate in alto con una serliana, fulcro visivo della seguenza degli spazi aperti in direzione est, che si affaccia sul giardino posteriore. La grande esedra porticata della villa abbraccia il primo giardino, costituito da una sempice area a prato scompartita in quattro settori da due viali ortogonali pavimentati in ghiaietto. Il secondo cortile è occupato dallo spledido ninfeo. Anche i due giardini novecenteschi, posti all'interno dei cortili che si vennero a creare con la edificazione delle nuove ali dell'edificio, tra il 1912 e il 1923, vennero ad assumere un aspetto formale, costituito da aiuole geometriche, bordate da siepi di bosso, con all'interno importanti esemplari di Pinus pinea. Diversamente dalle ville toscane o venete la villa si "chiude" verso l'esterno con un atteggiamento tipicamente urbano, nonostante la sua ubicazone fuori porta del Popolo.

Strutture architettoniche

Esedra
Fontana
Loggiato
Ninfeo
Scalinata
Scultura
Terrazza.

Notizie storiche

Villa Giulia, fatta edificare da papa Giulio III del Monte durante gli anni del suo pontificato tra il 1550 e il 1555, è uno splendido esempio di villa rinascimentale sorta come villa suburbana, analogamente ad altri complessi cinquecenteschi di Roma e dintorni, strettamente collegata al suo splendido giardino formale. Al progetto e alla realizzazione della Villa, articolata in una serie di tre cortili, che si sviluppano in profondità alle spalle del "palazzo", parteciparono i più grandi artisti dell'epoca: da Giorgio Vasari, a Jacopo Barozzi da Vignola, assunto verosimilmente come direttore della fabbrica, e Bartolomeo Ammannati, la cui firma si può leggere su un pilastro all'interno della loggia, fra il primo e il secondo cortile. Quest'ultimo lavorò alacremente nel cantiere tra gil anni 1552 e il 1555. L'apparato decorativo della villa era arricchito da affreschi, solo in parte conservati, come nel portico ad emiciclo, dovuti a Pietro Venale da Imola, nelle stanze del piano terra e nell'atrio, opera di Taddeo Zuccari e del primo piano, sale di Venere, dei Sette Colli, delle Arti e delle Scienze, dovuti a Prospero Fontana e bottega.
Elemento caratteristico della Villa è il ninfeo, in origine ricchissimo di decorazioni, alimentato da una canalizzazione dell'Acquedotto Vergine che corre in profondità e si manifesta nella fontana bassa, il primo "teatro d'acque" di Roma.
Nel 1912, nell'ambito di una nuova sistemazione urbanistica della zona, fu completata la costruzione, avviata in precedenza, di una nuova ala che sia affianca all'edificio storico sul lato nord, cui se ne aggiunse una seconda disposta simmetricamente a recingere il cortile rinascimentale, completata nel 1923.

Epoca

XVI-XIX

Progettisti ed esecutori

Giorgio Vasari (progettista)
Iacopo detto il Vignola Barozzi (progettista)
Bartolomeo Ammannati (progettista del Ninfeo)

Bibliografia

Petroni Laura, Il complesso di Villa Giulia attraverso la lettura comparata dei documenti e dei dati di rilievo, in "Bollettino d'Arte", anno 72, s. 6., fasc. 42 (mar.-apr. 1987), p. 47-65
Moretti Sgubini Anna Maria (a cura di), Villa Giulia dalle origini al 2000: guida breve, Roma, 2000
Santagati Federica Maria, Il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia: origine e metamorfosi di un'istituzione museale del XIX secolo, Roma, 2004.

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Stato

Provvedimento di tutela

D. Lgs. 42/2004

Note

Bosso; Pino domestico.

Galleria fotografica