Giardino formale, Roma (RM) - Lazio

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La "Farnesina" è uno dei più importanti esempi di residenza di delizia suburbana nella Roma del primo '500. I resti del giardino, stretti tra la grande arteria del Lungotevere e l'antica via della Lungara, sono stati ridisegnati in epoca moderna cercando di recuperare la suggestione dell'originario giardino formale.
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Indirizzo via della Lungara, 230 Roma (RM) - Lazio Accessibilità sì - accessibile con permesso
Telefono 06 68027268, 06.68027397 Orari apertura Visita accompagnata dal lunedì al venerdì alle 12.30, visita guidata sabato ore 12.30 e seconda domenica del mese ore 15 e 16. In altri orari su richiesta. Museo: lunedì-sabato 9-14, seconda domenica del mese 9-17. Parterre sempre accessibile negli orari d’apertura del Museo.
Costo ingresso A pagamento
E-mail farnesina@lincei.it, lapenta@lincei.it,
Sito Web Villa Farnesina

L'originario giardino rinascimentale, costituito dalla riunione dei viridari Farnese e Chigi, fu in un primo momento modificato dal duca di Ripalda che, tra il 1861 e il 1863, provvide al restauro della villa e alla trasformazione del giardino in stile "gardenesque". Quest’ultimo assetto sarà cancellato dall’innalzamento dei muraglioni di contenimento del Tevere, realizzati tra il 1884 e il 1888, che comporterà la netta resecazione del giardino, di tutta la parte affacciantesi sul fiume, ma soprattutto di quasi tutta la porzione «chigiana», di cui resteranno solo gli stazzi antistanti l’edificio. Tra il 1929 e il 1938 vengono eseguiti numerosi interventi di restauro, tra cui il ritracciamento del giardino secondo il disegno geometrizzante di Alberto Terenzio e Giovanni Massari. Recenti sono le sistemazione dei parterres antistanti le facciate principali degli edifici, ripristinati nelle forme geometriche del giardino rinascimentale, con siepi di bossi, tassi e agrumi in vaso. A rievocazione della ricchezza di questi alberi fruttiferi che caratterizzava l'antico viridario, numerosi sono gli esemplari di agrumi ancor oggi presenti. Notevoli sono gli esemplari di cedro del Libano e di pino, mente il filare di cipressi piantato a confine con il Lungotevere, soffre della competizione degli enormi platani del boulevard che li sovrastano.

Strutture architettoniche

Importantissimo è l'edificio della villa costruito da Baldassarre Peruzzi tra il 1505 e il 1511, fulgido esempio di dimora suburbana inserita in un giardino di delizia. Al di là dei celeberrimi apparati decorativi, l'edificio mostra la sua integrazione con la circostante area verde mediante due logge, oggi chiuse, ma originariamente aperte verso l'esterno. La Loggia di Psiche, una volta posta all'ingresso principale del palazzo, stretta tra due avancorpi laterali affacciava su una cortile chiuso da muri destinato a rappresentazioni e spettacoli all'aperto.

Notizie storiche

Le origini della villa risalgono alla proprietà di Agostinio Chigi, ricchissimo banchiere senese, che a partire dal 1505 commissionò la costruzione di un palazzo con giardini a Baldassarre Peruzzi. I lavori si protrassero sino alla morte del Chigi (1520) e realizzarono una delle più importanti creazioni artistiche del rinascimento maturo, sia in termini architettonici che artistici. La costruzione fu decorata, oltre che dal Peruzzi stesso, da Raffaello, da Sebastiano del Piombo e dal Sodoma, con affreschi ispirati ai miti classici. Il giardino di non estese dimensioni era sistemato secondo principi formali e si avvaleva dell'affaccio sul fiume Tevere, dove era posizionata una loggia per banchetti, distrutta dalla catastrofica esondazione del 1531. Memorabili erano le stalle, distrutte agli inizi del sec. XIX, progettate da Raffaello, dove Agostino predispose sontuosi banchetti. Morto il fondatore, nel 1579 la villa fu acquistata dal cardinale Alessandro Farnese e riunita al viridario limitrofo già di sua proprietà: da quel momento l'insieme di giardini ed edifici fu denominato la "Farnesina". Passata per eredità ai Borbone agli inizi del 700, fu data in enfiteusi al duca di Ripalda e nel 1927 acquistata dallo Stato italiano e destinata a sede dell'Accademia dei Lincei.

Epoca

XVI, XX

Progettisti ed esecutori

Alberto Terenzio (progetto)
Giovanni Massari (progetto)

Bibliografia

Frommel Christoph Luitpold (a cura di), La Villa Farnesina a Roma, Modena 2003
Cremona Alessandro, Felices procerum villulae: il giardino della Farnesina dai Chigi all’Accademia dei Lincei, Roma 2010

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico non territoriale
Accademia dei Lincei, via della Lungara, 10 - 00165 Roma

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 42/2004

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