Giardino formale, Selvazzano Dentro (PD) - Veneto

La villa si apre sul giardino .Foto M.Cunico

La villa fu ideata nel 1568 dal pittore e architetto Dario Varotari. In armonia con il paesaggio collinare, l’edificio sorge isolato su un terrazzamento a forma di figura quadrilobata con giardini formali.
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Indirizzo Via Montecchia, 11 Loc. Montecchia Selvazzano Dentro (PD) - Veneto Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 049 637294 Orari apertura da mar a ott 9 - 12.30 e 15 - 19; da nov a feb 9 - 12.30 e 14.30 - 17.30
Fax +39 049 8055826 Costo ingresso euro 4; euro 2 ridotto; euro 1 ridotto scuole
E-mail lamontecchia@lamontecchia.it
Sito Web Villa Emo Capodilista

In armonia con il paesaggio collinare, l’edificio sorge isolato su un terrazzamento a forma di figura quadrilobata: quattro scalinate simmetriche risalgono al centro di ogni settore semicircolare, l’“exedra”, verso i quattro ingressi della villa. Le aiuole ai lati delle scale e i quattro settori angolari del giardino in piano con l’edificio sono sistemati con criteri formali, con delimitazioni di siepi di bosso e fioriture. L’accesso alla scalinata sud è introdotto in basso da un’aiuola ellissoidale, dalla quale si stacca un sentiero verso est che s’inoltra in un bosco di alberi ad alto fusto. Sul versante ovest, poco lontano, sorgono la torre colombara e vari edifici di servizio agglomeratisi intorno a un nucleo preesistente del secolo XIII.

Notizie storiche

La villa, pensata come padiglione per la caccia, fu ideata nel 1568 dal pittore e architetto Dario Varotari, allievo di Paolo Veronese. L’edificio è perfettamente simmetrico, a pianta quadrata, e ogni facciata è caratterizzata da logge sovrapposte e da frontoni di raffinata articolazione con volute e pinnacoli con sfere posti a decorazione sommitale. Gli interni sono ricchi di affreschi che ritraggono scene mitologiche di storia familiare, realizzati sia nella fase cinquecentesca dal Varotari e aiuti, sia tra il 1772 e il 1785. Di quest’ultima fase interessanti sono le raffigurazioni legate al giardino e al paesaggio: una stanza raffigura un padiglione da giardino quadrangolare con le pareti costituite da piante di vite cariche di grappoli, ciascuna regolarmente tagliata con aperture a serliana e popolata di uccelli; al di là di queste è finto, in continuità sui quattro lati, lo spazio circostante, con architetture e strutture da giardino; in un'altra sala, al centro di ogni parete, uno sfondato inquadrato da coppie di pilastrini e superiormente da un arco mistilineo rivela vedute in prospettiva, come un giardino all’italiana, con balaustra e padiglione di siepi a est, un portico ionico con labirinto a nord e una loggia dorica con balaustra a sud; in un’altra ancora gli sfondati mostrano vedute di paesaggio, alcune delle quali rappresentano ville o possedimenti della famiglia Emo Capodilista. Del secolo XVI sono gli affreschi della “Camera della Vigna”, cosiddetta dalla vigna dipinta che riveste per intero la volta.

Epoca

XVI metà

Bibliografia

Zucchello N. (a cura), Ville venete: la Provincia di Padova, Venezia 2001

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Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 2004/42

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