L’accesso originario della villa era posto a est, dove la facciata si apriva su un grande giardino all’italiana delimitato a valle da una rotonda di carpini dove campeggiava al centro il caffeaus. Tra l’edificio principale e l’ala rustica era posta la corte con il pozzo al centro con vera in ferro battuto, mentre a nord est c’era una grande fontana. Il giardino settecentesco venne radicalmente trasformato tra gli anni Cinquanta e Sessanta dell’800 con criteri informali: furono quindi evidenziate le componenti romantiche (grotta, torrentello, caffeaus, ponticello ed esedra) aggiungendovi siepi di carpini, aiuole e nuovi viali, tra i quali il “vialetto delle rose”. Di questa sistemazione resta ben poco, un’area con pozzo a ovest, il caffeaus a sud e qualche carpino centenario, mentre il resto è ridotto prevalentemente a prato.