Parco Agazzano (PC) - Emilia-Romagna
Indirizzo | Strada per Tavernago, 7 Loc. Tavernago Agazzano (PC) - Emilia-Romagna | Accessibilità | in parte - accessibile con permesso | |
Telefono | +39 348 3132355 | Orari apertura | solo su appuntamento, tutto l’anno 8.30-tramonto | |
Sito Web | Villa Cigala Fulgosi, Borromeo, Pirovano |
Al complesso residenziale di Tavernago, già dei conti Cigala Fulgosi, poi dei Borromeo e oggi Pirovano, introduce un lungo viale alberato di tigli (750 metri circa), vero e proprio cannocchiale prospettico d’impianto ottocentesco e scenografico asse di raccordo villa nobiliare-territorio-campagna che si stacca dalla strada comunale per Agazzano. Perpendicolare a questo, un doppio filare di pioppi si diparte dalla corte rustica e ha come fuoco prospettico la facciata della chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta. Sia la villa, sia il sistema delle fabbriche rurali godono ancora di assi prospettici costituiti da viali inghiaiati e alberati che ne esaltano le peculiarità architettoniche, paesaggistiche e scenografiche. La monumentale residenza neoclassica, inserita in un contesto di grande importanza storico-naturalistica, è arricchita da un giardino a nord e da un parco a sud (foto), che con un’organizzazione inedita sul territorio si integra con lo spazio agrario contermine. Il giardino antistante la residenza presenta una peschiera neobarocca dal profilo mistilineo, ornata da putti e con tazza centrale. Il parco, di impianto ottocentesco, popolato di magnolie, tigli e cedri del Libano, si estende sul retro della villa da dove si dipartono due viali affiancati da quinte di farnie, carpini, tigli e platani che, con andamento sinuoso, recingono il grande prato centrale per ricongiungersi a ridosso del lago delle ninfee originato da una fonte naturale. Questo, seducente cesura nel fitto addensarsi della vegetazione, è dotato di una piccola isola raggiungibile da un ponte in muratura, realizzato con ciottoli di fiume. Alcune connotazioni architettoniche e botaniche del parco di Tavernago, dal laghetto ai ponticelli ai viottoli tortuosi, trovano un puntuale avallo nel trattato di Ercole Silva, presente nelle biblioteche dell’aristocrazia piacentina. La villa è un rilevante monumento/documento della campagna piacentina e conferma come nei territori del ducato farnesiano essa non fosse destinata solo agli ozi e allo svago, ma ad essere centro di una intensa attività produttiva.