Giardino pensile misto all'italiana, Bisuschio (VA) - Lombardia

Splendida residenza rinascimentale lombarda, la villa Cicogna Mozzoni costituisce massimo esempio di un'architettura fatta di spazi interni ed esterni che tra di loro si compenetrano e si fondono in un perfetto disegno armonico.
Lombard splendid Renaissance residence, the Villa Cicogna Mozzoni, is more of a clear expression of a sophisticated architecture made ​​of indoor and outdoor spaces that penetrate each other and come together in perfect harmony.
Indirizzo Viale Cicogna, 8 Bisuschio (VA) - Lombardia -
Telefono +39 332 471134; +39 0332 477693; +39 347 2775981
Fax +39 0332 477693
Sito Web Villa Cicogna Mozzoni

Villa Cicogna Mozzoni costituisce un complesso architettonico di grande suggestione; essa trae origini da un casino di caccia anteriore al 1440, e poi ampliato con l'aggiunta di un secondo edificio nel 1530. Il giardino, disposto su terrazze a più livelli, mette in connessione i due blocchi costituendo una sorta di "atrio en plen air" funzionale agli edifici.
La caratteristica precipua della villa è dunque la simbiosi con il giardino. Questo si caratterizza come esempio di "hortus conclusus", stilema formale caratteristico dei giardini rinascimentali, fortemente integrato alle costruzioni per essere delimitato proprio dai muri perimetrali degli edifici. La scelta dei materiali, la pietra spugnosa, rievoca molto probabilmente le grotte della Villa medicea di Castello, ornato da ninfei, nicchie e peschiere, con i suoi giochi d'acqua.
Nel corso del XVII secolo al piccolo giardino all'italiana iniziale si aggiunsero una serie di terrazzamenti sul lato opposto e, all'inizio del Settecento, venne creata una quinta scenografica sul colle alle spalle della villa. Nel 1728, venne infatti realizzata una "catena d'acqua", altro elemento ricorrente nei giardini manieristi e d'influenza farnesiana, voluto dal conte Francesco II Cicogna Mozzoni.
Le cascatelle che movimentano il piccolo corso d'acqua sono affiancate, lungo tutto il pendio, da una doppia gradinata, che conta 156 scalini e termina in una fontana con mascherone. A valle, una grande fontana raccoglieva l'acqua delle cascate, mentre a monte un tempietto segnava il culmine del progetto.
Altri inteventi significativi si ebbero tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, quando la precedente sistemazione della collina venne profondamente ripensata utilizzando la catena d'acqua quale asse prospettico principale, sottolineato dal successivo impianto di un doppio filare di Cupressus, mentre i pendi vennero riprogettati secondo i caratteri pesaggistici cosiddetti all'inglese.
Il parco conserva tuttora buona parte delle essenze arboree impiantate nell'Ottocento come pure le serre, anch'esse risalenti al XIX secolo.

Strutture architettoniche

Cascatella
Catena d'acqua
Fontana
Gradinata
Hortus conclusus
Mascherone
Tempietto
Terrazza
Serra.

Notizie storiche

L'edificio eretto nel 1463 nacque sul nucleo preesistente, come casa di caccia della famiglia Mozzoni. Nel 1476, all'interno del vasto barco ebbe luogo un episodio rimarchevole, allorquando durante una battuta di caccia Galeazzo Maria Sforza, Duca di Milano, venne salvato da Agostino Mozzoni dall'attacco di un orso inferocito.
La residenza fu poi ingrandita nel terzo decennio del XVI secolo, secondo una concezione ispirata ai canoni del primo Rinascimento. L'attuale edificio mostra un impianto a C, articolato su due livelli di notevole altezza e organizzato intorno a un piccolo cortile. Gli interrni così come le facciate prospettanti sul cortile vennero completamente affrescate dagli allievi dei fratelli Campi di Cremona, fra il 1530 e il 1560. Gli interni sono tutti arredati con mobili, suppellettili e quadri di varie epoche.
La biblioteca conserva 5000 volumi e un archivio con documenti dal XIII al XX secolo. Al piano terra sono quattro sale decorate con stucchi della seconda metà del settecento. Addossato al cortile venne creato su commissione di Ascanio Mozzoni, a partire dal 1560, un piccolo giardino all'italiana, seguendo le idee del comittente riportate dai suoi viaggi a Firenze e nell'Italia centrale.
Nel 1580 con il matrimonio di Angela Mozzoni con Gian Pietro Cicogna, ebbe origine la casata degli attuali proprietari della residenza.

Epoca

1440-1580

Progettisti ed esecutori

Ascanio Mozzoni (1560-1570)
Francesco II Cicogna Mozzoni (1728)

Bibliografia

M. Agnelli, Giardini italiani, Milano 1987
F. Conti, Ville e giardini d'Italia. Le dimore patrizie e il verde incanto dei loro parchi come testimonianza di arte, civiltà e costume, Milano 2006, pp. 54-57

Superficie

ca. 8 ha

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata
Amministrazione Villa Cicogna Mozzoni S.a.s. Viale Cicogna 8, 21050 Bisuschio (VA)

Provvedimento di tutela

notifica di interesse storico 19/05/1912; 6/07/ 1931; 4/11/1941; D.lg. 42/2004

Note

Cipressi: filare