Giardino formale, Bagheria (PA) - Sicilia
Indirizzo | Via Rammacca, 9 Bagheria (PA) - Sicilia | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 091 943902 | Orari apertura | 9.30 - 14, 15 - 19.30, tutti i giorni, esclusi lun, 25 dic e 1 gen | |
Fax | +39 091 933315 | Costo ingresso | Museo Guttuso: euro 5; euro 4 fino a 18 anni e sopra i 65 | |
villacattolica@tiscali.it | ||||
Sito Web | Villa Cattolica |
Circondato da alte mura merlate, il complesso sorge in posizione eminente all’ingresso nord di Bagheria, ma la valenza panoramica è oggi mortificata dalla presenza dell’adiacente cementificio. L’edificio è circondato da un giardino formale, le cui alberature originarie furono tutte abbattute durante i moti rivoluzionari del 1848, a forma di quadrifoglio con i lobi disposti in corrispondenza delle facciate dell’edificio: quello sul fronte principale, accessibile dal portale d’ingresso è percorso da un viale in salita che conduce allo scalone d’onore e divide l’area in due aiuole piantate a palmeto con esemplari di Chamaerops humilis e di Washingtonia; gli altri tre sono delimitati dalle dipendenze della villa, i cui corpi di fabbrica assecondano il disegno semicircolare dei parterres che, nei versanti nord e sud, hanno un raggio più ampio degli altri due. L’assetto è il medesimo del giardino d’ingresso con l’arricchimento di altre specie di palme, tranne che nel settore nord, dove la pavimentazione ha cancellato la preesistenza verde: lì è collocata dal 1990 la tomba monumentale di Renato Guttuso, disegnata da Giacomo Manzù. La Villa possiede inoltre una “stanza dello scirocco”: si tratta di una stanza realizzata nel sottosuolo, a pochi metri dalla villa stessa, scavata nel tufo e utilizzata come rifugio durante le giornate in cui tirava il vento di scirocco.
Strutture architettoniche
AiuoleMura merlate
Palmeto
Parterre
Portale
Tomba.
Notizie storiche
Il complesso è frutto di adattamenti stratificati, originati dalla trasformazione di una masseria fortificata, con baglio e torri, a residenza estiva nobiliare. Realizzata per Francesco Bonanno, principe di Cattolica, tra il 1706 e il 1736, data quest’ultima incisa al di sopra di un balcone, la villa, nota originariamente come “Villa Roccafiorita”, circondata da alte mura merlate, presenta forme tipiche dell’arte barocca. Non si conosce l’autore del progetto, ma sappiamo da un’iscrizione che il capo mastro che la edificò era Giuseppe Pirrello. L’edificio è a pianta quadrata, con la facciata principale a est con scalone a doppia rampa a tenaglia, e quella opposta a ovest con terrazza e loggiato sottostante, scavate da esedre. Scandito in tre livelli, l’edificio è caratterizzato dal movimento delle finestre a nicchia nelle esedre e dal ricorso a marcapiani e cornici in pietra d’Aspra. All’interno, sia al piano terra che ai piani superiori, saloni rettangolari disposti a croce disimpegnano ambienti quadrati intercomunicanti. Alla fine dell’800 la proprietà passò a Gioacchino Scaduto che fece restaurare il palazzo e commissionò probabilmente la realizzazione di alcuni affreschi nel salone principale del piano nobile. Dal 1988 è proprietà del Comune di Bagheria che vi ha sistemato al piano nobile il Museo Guttuso, frutto della donazione di opere del maestro effettuata nel 1973.Epoca
1706-1736Bibliografia
Lanza Tomasi Gioacchino, Le ville di Palermo, Palermo 1966, pp. 142-144De Simone Margherita, Ville palermitane del XVII e XVIII secolo: profilo storico e rilievi, Genova, 1968, pp. 91-93
Montana G., Scaduto R., La pietra d'Aspra. Storia ed utilizzo: il recupero delle ville barocche di Bagheria, Palermo, 1999, pp. 19-20
Scaduto R., Architettura ipogea. Conservazione e fruizione di un’architettura ipogea nell’agro palermitano: la ""fossa della neve"" di Villa Cattolica a Bagheria, Palermo, 2008.