Parco all'italiana, Pesaro (PU) - Marche
Indirizzo | Via Trebbiantico, 67 Loc. Trebbiantico Pesaro (PU) - Marche | Accessibilità | in parte - accessibile con permesso | |
Telefono | + 39 0721 55782 | Orari apertura | La villa é visitabile su richiesta contattando i proprietari | |
Fax | +39 0721 399477 | |||
info@villacattani.it | ||||
Sito Web | Villa Cattani Stuart a Trebbiantico |
Villa Cattani Stuart, situata a Trebbiantico, frazione di Pesaro, nelle Marche, è una dimora storica che affonda le radici tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII. Commissionata dalla famiglia Cattani (commercianti di seta), originaria di Stazzona sulle rive del Lago di Como, la villa doveva fungere da residenza per la famiglia e come casino di caccia.
La villa, tuttavia, divenne anche un fulcro di potere e influenze politiche. Nel periodo tra il 1717 e il 1726, Villa Cattani fu scelta come residenza estiva da Alamanno Salviati, Legato Pontificio di Pesaro e Urbino. Questo periodo rappresentò il massimo splendore della villa, che divenne la cornice di incontri diplomatici tra il Cardinale Salviati e i principali rappresentanti politici e religiosi dell’epoca. Fu un centro nevralgico di scambi e trattative, un luogo in cui le sorti di intere province si intrecciavano.
Il vero momento storico che ha consacrato Villa Cattani come un gioiello di Pesaro avvenne il 6 ottobre 1726. In quell'occasione, la villa ospitò una visita senza precedenti: Giacomo III Stuart, quarto figlio di Giacomo II d'Inghilterra, un uomo che aveva lottato per il trono d’Inghilterra e che, esiliato dal protestante Guglielmo d'Orange, rappresentava una figura di spicco della nobiltà europea. Con lui arrivò una corte di 80 persone, e la villa divenne il palcoscenico di un incontro storico che avrebbe segnato la memoria della città. La visita di Giacomo III, oggi sepolto nelle Grotte Vaticane su monumento del Canova, testimonia il ruolo di Villa Cattani come punto d’incontro delle grandi dinastie d’Europa.
Le sale interne, poi, sono raffinatissime e splendidamente conservate. Affreschi, contrasti cromatici, toni luminosi sorprendono il visitatore per la loro ricchezza e unitarietà stilistica. Colpiscono in modo particolare gli stupendi soffitti istoriati dal pittore Niccolò Berrettoni, illusionistica apertura di ambienti chiusi dove tra tutte le figure simboliche si distinguono la personificazione della Luce che scaccia le Tenebre e le Parche che filano il Tempo.
La villa, immersa nel verde dei suoi giardini all'italiana, non è solo una testimonianza del passato, ma continua a raccontare storie di grande eleganza e fascino. I suoi giardini, dove l'arte del paesaggio italiano con fontane, statue e bordure sempreverdi, sono un richiamo alla bellezza senza tempo di un luogo che ha visto passare il meglio della nobiltà europea.
Aperta verso l’esterno e pensata in relazione ai giardini che la cinge su due lati, la villa si fonde, infatti, in maniera perfetta con le splendide e geometriche architetture di verde delle aiuole intarsiate da siepi arabescate in una gradevole unione di forme e spazi. Le aiuole fiorite sono disposte con geometrie precise, spesso in forme rettangolari o quadrate, e sono abbellite con una varietà di fiori che cambiano con le stagioni. Le fontane sono un elemento distintivo del giardino, posizionate in punti strategici per catturare l'attenzione. Alcune fontane sono decorate con statue in pietra, che rappresentano figure mitologiche o allegoriche, perfettamente integrate nel paesaggio.
Le statue, disposte lungo i viali o in angoli più nascosti, sono opere in pietra che raffigurano figure classiche, come divinità o personaggi mitologici, che conferiscono al giardino un'atmosfera di raffinatezza e storicità. Come, per esempio, la statua della “Diana Cacciatrice”, una figura mitologica di grande rilevanza nella tradizione greca e romana, conosciuta come la dea della caccia, della natura selvaggia e della fertilità. La statua, esposta sul lato del mare Adriatico, cattura questa essenza di forza e grazia, che conferisce al giardino di Villa Cattani Stuart un'atmosfera ricca di storia, eleganza e mito. Con la sua postura, Diana diventa una guardiana silenziosa del giardino, un simbolo eterno di forza, protezione e mistero.