Giardino misto, (CT) - Sicilia

Il parco, su un rilievo terrazzato, ha un approccio eclettico tra formale e informale. Apparati decorativi e collezioni botaniche, spesso di specie esotiche, caratterizzano il parco organizzato su due viali principali alberati e una rete di percorsi secondari, tra aiuole e gruppi di alberi. Le piante sono ancora raggruppate per tipologia, così da formare boschetti di lecci, palme, cedri, tigli e magnolie. Le specie esotiche sono spesso inserite tra macchie di vegetazione autoctona.
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Indirizzo via Marchese di Casalotto, 43 (CT) - Sicilia Accessibilità no

Il parco si sviluppa sopra un rilievo in gran parte terrazzato, con muretti a secco in pietra lavica di ascendenza agricola, sul quale si sviluppa l’impianto ornamentale. L’organizzazione del verde è guidata da un approccio eclettico, in cui l’aspetto prevalentemente paesistico della sistemazione a verde si contrappone alla formale orizzontalità dei terrazzamenti e alla geometria delle aiuole in prossimità delle abitazioni. Due sono i viali principali da cui si diramano i viali secondari e i percorsi sinuosi tra ampie aiuole sistemate a boschetto. L’abbandono della proprietà ha favorito lo sviluppo incontrollato della vegetazione, che ha compromesso la leggibilità dell’assetto viario, e la spoliazione degli elementi decorativi, come statue, vasche e fontanelle. Ciononostante la dotazione arborea e vegetale è ancora ricca: le piante appaiono ancora raggruppate per tipologia, così da formare boschetti di lecci, palme, cedri, tigli e magnolie. Il lungo viale perimetrale e gli altri principali sono alberati con doppio filare di lecci alternati a cespugli di bosso, pittosporo o gelsomino mesnyi. In prossimità della cappella quattro gruppi di Phoenix canariensis segnano l’incrocio dei viali. Il giardino mostra dunque una prevalenza di specie esotiche frammiste ad elementi della vegetazione boschiva naturale, come i grandi esemplari di Quercus virgiliana, che ne accrescono l’interesse naturalistico.

Strutture architettoniche

Aiuole
Boschetto
Cappella
Muretti a secco
Rudere
Terrazzamento
Vigneto.

Notizie storiche

L’attuale Villa è quanto rimane di una tenuta di 27 ettari, coltivata a vigneto, appartenente ai marchesi di Casalotto. Il complesso padronale, con residenza e parco impiantato agli inizi del 900 su preesistenze sei-settecentesche, è stato drasticamente ridotto a causa dell’intensa urbanizzazione circostante. Oggi tutto versa in stato di abbandono e gli edifici, il palazzo, le scuderie e il palmento con annessa cantina rimasto attivo fino al 1975, sono ridotti a rudere. Isolata si trova una cappella di architettura neogotica.

Epoca

XX

Bibliografia

Pavone P., Salmeri C., Scelsi F., Il parco di Villa Casalotto ad Aci S. Antonio (Catania), in “Quaderni di Botanica Ambientale Applicata", 6, 1997 (1995), pp. 29-38.

Superficie

25.000 mq

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Note

Bosso; Gelsomino primulino (Jasminum mesnyi); Palma delle Canarie (Phoenix canariensis); Pittosforo; Quercia virgiliana (Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens).