Parco all'italiana all'inglese, Genova (GE) - Liguria

LIGURIA duchessa galliera Credits Francesca Mazzino 1,5 mb

Indirizzo Via Nicolò da Corte, 2 Genova (GE) - Liguria Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 347 7276837
E-mail amicivillagalliera@libero.it
Sito Web Villa Duchessa di Galliera

Nella proprietà appartenente ai Brignole Sale dal sec. XVII intervennero, per la creazione di un giardino inglese, Emanuele Andrea Tagliafichi (dal 1784 al 1803) e Carlo Barabino (nel 1814). Nel 1876 Giuseppe Rovelli progettò per la Duchessa di Galliera un parco romantico a nord della villa – già esistente nel secolo XVII e ampliata nel XVIII – fino alla sommità del colle di San Nicolò, dove si trova il santuario di Nostra Signora delle Grazie. La grande terrazza sottostate è occupata dal giardino all’italiana (foto), riprogettato da Rovelli con quattro aiuole centrali e due laterali formate da fitti boschetti nelle quali è stata reinserita una parte della collezione di Amarillis. Tra le rampe a tenaglia, un ninfeo a stalattiti e stalagmiti è decorato con conchiglie attribuite alla scuola di Filippo Parodi. A est dell’edificio il viale delle carrozze conduce al piazzale delle grotte, circondato da tigli, per proseguire verso la valletta del leone, introdotta dall’arco di trionfo costruito riutilizzando gli elementi della chiesa demolita di S. Francesco di Castelletto. Nell’anfiteatro della valletta si trovano, da destra a sinistra, la latteria che riproduce uno châlet, la grotta dell’Eremita costruita con resti gotici della chiesa di S. Francesco, parti della fontana della lonza e un’urna dedicata a Dante e al poeta Gabriello Chiabrera. Il percorso a nord-est sale in una conca prativa attraversata in origine da un corso d’acqua che alimentava la grotta della lonza, intorno alla quale si trovano varie case coloniche. Dal viale degli olivi si raggiunge l’oliveto in cui è la fortezza, un’area progettata da Rovelli mantenendo i resti della torre e delle mura di Voltri del secolo XIV; continuando verso sud-est si perviene al ponte di ferro che scavalca un laghetto roccioso circondato da cedri del Libano. Oltre il ponte si prosegue sino al belvedere con un’edicola votiva posta da Anna Schiaffino Giustiniani in ricordo degli incontri con Camillo Benso conte di Cavour. Si scende seguendo un percorso sinuoso sino al castello neogotico a fianco del quale scaturisce una cascata che precipita sopra le grotte artificiali e il laghetto roccioso; poco distante si trova il caffè. Altre grotte sono sul percorso che raggiunge lo spazio retrostante l’edificio con il ninfeo, contenente le statue di Bacco e Davide di Guglielmo Della Porta. Nel giardino d’inverno un altro ninfeo è decorato da scaglie di marmo e serpentino e da un putto che cavalca un delfino. Il viale delle camelie conduce al portale del convento di S. Francesco.

Epoca

XVII

Progettisti ed esecutori

Emanuele Andrea (1784-1803) Tagliafichi
Carlo (1814) Barabino
Giuseppe (1876) Rovelli

Bibliografia

Mazzino Francesca, Villa Duchessa di Galliera, in L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Milano, Touring Editore, 2016, p. 51.

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Condizione giuridica

Proprietà mista pubblica/ecclesiastica