Parco pubblico informale formale, Roma (RM) - Lazio

Villa Borghese gardens Rome

Il Parco di Villa Borghese, uno dei più estesi di Roma, è delimitato da nove ingressi, che ne consentono l’accesso dai quartieri Pinciano, Flaminio e Parioli. Il nome della villa deriva dalla prima residenza di Scipione Borghese, celebre "Cardinal nepote" di papa Paolo V (1605-1620). Il “Casino Nobile”, fatto edificare all’inizio del '600, su progetto di Flaminio Ponzio e di Giovanni Vasanzio e trasformato con il passaggio della villa allo Stato italiano, nel 1902, in Museo e Galleria Borghese, conserva raccolte di opere d’arte dal XVI al XVIII secolo, con capolavori di artisti quali Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Bernini e Canova. Villa Borghese ospita numerosi edifici storici seicenteschi, alcuni con origini risalenti al secolo XVI, quali il Casino del Graziano, il Casino Giustiniani, l’Uccelliera e la Meridiana, poste all'interno dei meravigliosi Giardini Segreti, ripristinati secondo l’originario assetto seicentesco. Il parco accoglie inoltre importanti arredi architettonici e edifici restaurati in epoca neoclassica neoclassica su progetto di Antonio Asprucci, quali il Tempietto di Diana, Il tempio di Antonino e Faustina, il Casino dell’Orologio, la Fortezzuola, Il tempio di Esculapio all'interno del Giardino del Lago, realizzato nel 1786, posto su un romantico isolotto del laghetto, raggiungibile con brevi escursioni in barca. Altri importanti architetture vennero realizzate con i lavori condotti all'inizio del secolo XIX da Luigi Canina, a seguito di nuove acquisizioni, come il Propilei Neoclassici sull'attuale piazzale Flaminio, o i Propilei egizi in viale Fiorello La Guardia. La Villa è dotata di strutture per il tempo libero, il gioco, e la diffusione culturale: il Museo Canonica, casa-studio dall’artista Pietro Canonica, il Casino di Raffaello con una ludoteca per bimbi, la Casina delle Rose con la Casa del Cinema, l’eclettico giardino zoologico recentemente convertito in Bioparco, l’Aranciera trasformata nel nuovo Museo Carlo Bilotti con una significativa collezione di opere di arte contemporanea. In prossimità di Piazza di Siena, è stato allestito un ampio padiglione teatrale a pianta circolare, il Globe Theatre, su modello dei teatri elisabettiani, associato alla programmazione shakespeariana. Il Parco di Villa Borghese occupa una vasta area nel cuore della città, compresa tra il tratto delle Mura Aureliane che unisce Porta Pinciana a Piazzale Flaminio, e i nuovi quartieri Salario o e Pinciano sorti nei primi anni del '900. La villa costituisce una delle testimonianze artistiche e paesaggistiche più importanti della città. Al suo interno racchiude, edifici, sculture, monumenti e fontane, opera di illustri architetti e artisti dell'arte barocca, neoclassica ed eclettica, contornati da alberi secolari, laghetti, giardini all'italiana e grandi spazi liberi. Per la sua incredibile concentrazione di musei e istituti culturali, la villa è definita "Parco dei Musei".
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Indirizzo Via U. Aldrovandi; via P. Raimondi (3 ingressi), Via di Porta Pinciana (3 ingressi), Piazzale San Paolo del Brasile; Piazzale Flaminio, Piazzale Ferdousi, Piazzale Pablo Picasso Roma (RM) - Lazio Accessibilità sì - aperto al pubblico
Costo ingresso Gratis
Sito Web Villa Borghese

Divisa in origine in quattro distinti recinti separati da alti muri, la villa conserva oggi giardini di carattere formale, come i Giardini Segreti, o il parterre prospiciente la facciata orientale del Casino nobile, ripristinati alla fine degli anni Novanta del '900, ed altri giardini di carattere informale improntati al paesaggismo romantico di gusto anglosassone, come il Giardino del Lago. Questi si alternano a zone più aperte, che mantengono l'impianto seicentesco voluto da Scipione Borghese, nonostante le profonde manomissioni successive, quali il Parco di Daini, che costituiva in origine il cosiddetto II recinto, delimitato ancora oggi verso nord-ovest dal fondale prospettico costituito dalla parete del Teatro e la valle dei Platani. Quest'ultima, posta nella valletta centrale di quello che nel XVII secolo era il Barco, o recinto, destinato alle cacce private dei Borghese, conserva un ambiente paesaggistico e botanico assolutamente unico a Roma, per la presenza di ben dieci platani orientali seicenteschi, risalenti cioè all'impianto voluto dal cardinale Scipione, oltre a numerosi altri esemplari di platano comune, inseriti nel corso degli ultimi due secoli. Vaste aree sono caratterizzate dalla presenza di leccete di impianto sei-settecentesco e pinete, il cui impianto risale alla fine del XVIII, inizio del XIX secolo. Il leccio è anche presente lungo la maggior parte dei viali storici della villa, anche dove nel XVII secolo erani invece olmi e cipressi, come ad esempio nel primo recinto, posto a sud-ovest del Casino Nobile, o lungo il moderno asse stradale che taglia il parco da porta Pinciana ai Propilei Neoclassici su piazzale Flaminio. Un'area di particolare pregio è costituita dalla lecceta storica del Giardino del Lago. Qui sono state introdotte, già alla fine del XVIII secolo e successivamente nel corso del Novecento numerose specie esotiche come i salici (Salix babylonica e Salix matsudana), la canfora (Cinnamomum camphora), il melograno (Punica granatum), il mirto (Myrtus communis), il sambuco (Sambucus nigra), l'arancio amaro (Cirtrus aurantium), l'acero americano (Acer negundo), l'alloro (Laurus nobilis), il lauroceraso (Prunus laurocerasus) etc.. Vicino al laghetto si possono ammirare esemplari di alberi monumentali come un cedro del Libano (Cedrus libani) alto oltre 20 m e con una circonferenza di più di 5 m e un leccio (Quercus ilex) alto 19 m e con una circonferenza di 4 m. La zona tra l'attuale muro di recinzione di Villa Stroh-Fern e il Giardino del Lago, è invece caratterizzata dalla presenza di mirabolano (Prunus cerasifera), olmo campestre (Ulmus minor) e tiglio (Tilia cordata). Particolarmente preziosa dal punto di vista arboreo è l'area degradante in rapido pendio posta tra l'Aranciera e il Muro Torto, caratterizzata dalla presenza della grande fontana-peschiera ovale novecentesca di piazzale Terragona. Qui sono presenti tra gli altri, individui di agrifoglio (Ilex aquifolium), pino dell'Himalaya (Pinus wallichiana), alloro, mirabolano, cipresso mediterraneo, pioppo cipressino (Populus nigra var. italica), acacia di Costantinopoli (Albizia julibrissin) e bagolaro (Celtis australis). Si sottolinea inoltre la presenza di un individuo di bagolaro monumentale con una circonferenza di 4 m di diametro e un'altezza di oltre 22 metri. Nell'area compaiono inoltre il melograno (Punica granatum), il biancospino (Crataegus monogyna) il platano ibrido, il frassino maggiore (Frassinus excelsior) e il cosiddetto albero di Giuda (Cercis siliquastrum). La presenza massiccia di quest'ultima specie arbustiva, dalla fioritura di colore rosa-lilla intenso, determina una spettacolo primaverile particoalrmente apprezzato dai conoscitori della villa. Sono inoltre presenti individui di specie a rischio relativo come il Cedro dell'Atlante (Cedrus atlantica), il pino domestico e un cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara), maestoso esemplare con una circonferenza di oltre 3,60 m e un'altezza di 30 m. Immediatamente a sud di questa zona è il viale della Magnolie, di collegamento tra la villa e la "Passeggiata del Pincio", così chiamato per i due filari laterali di Magnolia (Magnolia grandiflora), impiantati all'inzio del sec. XX, con la realizzazione del viale. Tornando ai Giardini Segreti - progettati nel 1999 da Mirella Di Giovine, Alberta Campitelli, con la consulenza botanica di Ada Segre - i compartimenti dei tre giardini storici - cui si aggiunge un quarto giardino, detto "Giardino della Coltivazione", che conclude la sequenza verso ovest - sono stati ripristinati con i generi, le specie e le varietà ornamentali in uso nel '600 e selezionati in vivai di tutto il mondo. Sono infatti presenti garofani, licnidi, rose, tageti, girasoli e peperoncini, piante "coronarie" antiche ed esotiche, introdotte in Europa e in Italia nel '500 ed utilizzate per le corone e le composizioni floreali. Evocano l'epoca della "tulipomania seicentesca" le numerose bulbacee esotiche quali anemoni, narcisi, giacinti, fritillarie, ranuncoli, tulipani. Il primo Giardino o Giardino vecchio, il più antico dei tre storici, mostra la forma mista di "Giardino di Agrumi", di fiori e aromatiche, caratteristico della fine del XVI secolo, mentre il Giardino dell'Uccelliera, o II Giardino Segreto, si presenta quale "Giardino dei Fiori" della prima metà del '600, suddiviso in spartimenti, aiuole geometriche disposte secondo un ricercato disegno ornamentale. Il Giardino della Meridiana o Giardino Segreto ne costituisce la prosecuzione ideale, con caratteristiche di disegni e di impianto vegetale tipiche della seconda metà del '600. Infine il Giardino della Coltivazione, oggi purtroppo in cattivo stato di conservazione, occupa l'antico "recinto delle tartarughe" è il luogo nato per l'esposizione, la conservazione e la moltiplicazione delle piante destinate agli altri giardini.

Strutture architettoniche

Casino Nobile (Galleria Borghese)
Casino detto degli "Uffizi" in via Pinciana (Scuola materna)
Portale del Drago in via Pinciana
Uccelliera
Casino della Meridiana
Fontana delle Piramidi
Casino del Graziano
Serbatoio Idrico nel Parco dei Daini
Portale del Leone al Parco dei Daini
Prospettiva del Teatro
Prospettiva di Levante
Prospettiva di Tramontana
Fontana del Sileno
Fontana della Venere
Edicola del Dace
Caserma della Polizia a cavallo "Villa Umberto" nel Parco dei Daini"
Loggia e Grotta dei Vini
Portale monumentale di Flaminio Ponzio su via Pinciana
Fontana Oscura Tonda, Fontana Oscura Ovale
Bioparco di Roma (ex Giardino Zoologico)
Portale dei Vasi su viale U. Aldrovandi
Tempio di Antonino e Faustina
Casino dell'Orologio
Fortezzuola (Museo Pietro Canonica)
Casino di Raffaello (Ludoteca di Villa Borghese) e annessa Chiesa dell'Immacolata Concezione
Tempietto di Diana
Edicola della Musa
Fontana del Sarcofago
Cinema dei Piccoli, Casina delle Rose (Casa del Cinema)
Portale delle Aquile
Campo ippico di Piazza di Siena
Mostra dell'Aqua Felix
Portico e Fontana dei Leoni
Fontana dei Pupazzi
Fontana dei Cavalli Marini
Casino dell'Aranciera (Museo Carlo Bilotti)
Arco di Settimio Severo
Tempio di Esculapio
Fonte Gaia
Teatro Silvano Toti (Globe Theatre)
Casina del Lago
Fontane delle Tartarughe
Scalea B. Zevi
Villa Lubin (C.N.E.L)
Fontana del Sileno
Fontana della Mietitrice
Ninfeo Giustiniani
Fontana del Fiocco, Propilei Egizi
Propilei Neoclassici
Casina Giustiniani
Monumento a W. Goethe
Monumento a re Umberto I
Monumento a V. Hugo
Monumento all'Umile Eroe e all'Alpino
Monumento a Ferdousi
Monumento a F. de Paula Santander
Monumento a Admed Shawski
Monumento a J. Artigas
Monumento a P. Njegos
Monumento a N. Gogol
Monumento a H. Sienkiewicz
Monumento a G. Byron.

Notizie storiche

Il Parco di Villa Borghese con i suoi circa 66 ettari è uno dei più estesi di Roma, ed è dotato di nove ingressi principali che ne consentono l’accesso dai quartieri Pinciano, Flaminio e Parioli. La villa nacque dalla volontà di Scipione Borghese - celebre "Cardinal nepote" di papa Paolo V (1605-1620) - di creare per se e per la sua famiglia una villa suburbana fuori di porta Pinciana, acquistando in rapida successione, all'inizio del '600, numerose vigne preesistenti, alcune delle quali già dotate di casini di residenza. Scipione affidò il progetto di sistemazione della villa e di costruzione del casino nobile all'architetto Flaminio Ponzio (1560-1613), il quale dovette affrontare il problema di conciliare due fattori contrastanti: il modello di riferimento adottato, costituito dal giardino rinascimentale, con palazzo in posizione centrale, belle visuali, forti assialità prospettiche, e il terreno estremamente frazionato, che presentava forti dislivelli e confini irregolari. La vasta proprietà venne divisa in tre recinti: il "giardino boschereccio", il "piano della prospettiva" e il "barco". I primi due rappresentavano il giardino vero e proprio, con il “Casino Nobile”, edificato su progetto del Ponzio e alla sua morte terminato da Giovanni Vasanzio, trasformato con il passaggio della villa allo Stato Italiano, nel 1902, nell'attuale Museo e Galleria Borghese, circondato da viali regolari, fontane, alte siepi e statue marmoree. Il terzo invece mantenne più un aspetto di vigna, anche se non vi erano particolari colture produttive, con il tentativo di ripristinare il bosco come locus, in memoria dell'antico amore dei romani per le selve. La villa ospita oggi numerosi edifici oltre al Casino Nobile, alcuni con origini risalenti al secolo XVI, altri realizzati ex-novo nel corso dei Seicento: il Casino del Graziano, la Casina Giustiniani, l'Aranciera, il Casino dell'Orologio, la Fortezzuola, Il Casino di Raffaello con la chiesetta dell'Immacolata Concezione, l'Uccelliera e la Meridiana, quest'ultime poste all'interno dei meravigliosi Giardini Segreti, ripristinati secondo l’originario assetto seicentesco alla fine degli anni Novanta del secolo scorso. Il parco accoglie inoltre importanti arredi architettonici e edifici ideati o restaurati in epoca neoclassica, alla fine del XVIII secolo, su progetto di Antonio e Mario Asprucci, nell'ambito dei vasti lavori ideati e promossi da Marcantonio IV Borghese, quali il Tempietto di Diana, Il Tempio di Antonino e Faustina, Il Tempio di Esculapio all'interno del Giardino del Lago, realizzato a partire da 1786, posto su un romantico isolotto del laghetto. Altri importanti architetture vennero realizzate con i lavori condotti tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo XIX da Luigi Canina, a seguito di nuove acquisizioni, come il Propilei Neoclassici, sull'attuale piazzale Flaminio, o i Propilei Egizi in viale Fiorello La Guardia e l'Arco di Settimio Severo, monumentale nuovo ingresso al Giardino del Lago. La Villa è dotata di strutture per il tempo libero, il gioco, e la diffusione culturale: il Museo Canonica, casa-studio dall’artista Pietro Canonica nella Fortezzuola, la ludoteca nel Casino di Raffaello, la Casa del Cinema nella Casina delle Rose, l’eclettico giardino zoologico recentemente convertito in Bioparco, il nuovo Museo Carlo Bilotti presso l'Aranciera, con una significativa collezione di opere di arte contemporanee. In prossimità di Piazza di Siena, è stato infine allestito un ampio padiglione teatrale a pianta circolare, il Globe Theatre, su modello dei teatri elisabettiani, associato alla programmazione shakespeariana.

Epoca

Secc. XVII-XX

Progettisti ed esecutori

Ponzio Flamino (progettista)
Giovanni Vasanzio (progettista)
Domenico Savini da Montepulciano (ideatore dei giardini)
Antonio Asprucci (progettista)
Mario Asprucci (progettista)
Luigi Canina (progettista)

Bibliografia

Campitelli Alberta, Villa Borghese. Dal Giardino del Principe al parco dei romani, Roma 2003
Santese Bianca Maria, Villa Borghese, in Verdi Delizie. Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune di Roma, a cura di Campitelli Alberta, Roma 2005, pp. 80-103
Campitelli Alberta - Costamagna Alba, Villa Borghese: L'Uccelliera, la Meridiana, i Giardini Segreti, Roma 2005

Superficie

66 ha

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Provvedimento di tutela

Dichiarazione d'interesse storico-artistico della S.BB.AA.AA. del Lazio prot, n. 17591 del 17/11/1973; D. Lgs. 42/2004