La villa pubblica è suddivisa in tre parti dalle percorrenze carrabili della piazza, punteggiate da filari di platani: la parte maggiore è contraddistinta da un disegno informale con viali sinuosi attorno a uno slargo centrale dove è posto un bacino circolare contenente un altro bacino polilobato in cui dimorano diverse piante acquatiche, mentre le due minori, simmetriche e anch’esse di assetto informale, sono nel piano del Palazzo dei Normanni, a ridosso della piazza del Parlamento che ha forma di “ippodromo”. La dotazione arborea è principalmente caratterizzata da palme, oleandri e bordure lungo le aiuole. All’interno si erge la “Casina del custode” attribuita all’Almeyda, eseguita in stile neogreco con protiro ionico a due colonne; l’arredo monumentale è completato dal busto marmoreo del sindaco Bonanno con il basamento disegnato da Ernesto Basile e dal “teatro marmoreo” celebrativo di Filippo V di Spagna, realizzato da Nunzio Morello nel 1856 su un progetto di Carlo d’Aprile del 1661. Alla fine dell’800 furono rinvenuti all’interno del giardino i resti di due edifici romani databili tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C., ricchi di mosaici di pregio oggi conservati presso il Museo Archeologico Antonio Salinas.
Strutture architettoniche
BacinoBusto
Ippodromo
Resti romani.