Giardino segreto formale, Fratta Polesine (RO) - Veneto

La Villa fu costruita tra il 1556 e il 1563 da Andrea Palladio per il nobile veneziano Francesco Badoer. E' uno dei più insigni esempi di architettura del grande architetto a cui vanno attribuite anche le eleganti barchesse curvilinee. Il complesso è inserito dal 1996 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
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Indirizzo via Giovanni Tasso, 1 Fratta Polesine (RO) - Veneto Accessibilità sì -
Orari apertura villa 10 - 13.15 - 18 giov, sab e dom; barchessa (Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine) 9 - 13 giov e sabato
Costo ingresso euro 3; euro 1,50 (fino a 25 e oltre i 65 anni)
E-mail segreteria.presidenza@provincia.rovigo - info@comune.frattapolesine.ro.it
Sito Web Villa Badoer, detta “La Badoera”

Le aree verdi del complesso si articolano nei giardini formali limitrofi al corpo nobile della Villa e al brolo retrostante con la peschiera. Antistanti la facciata principale, e chiusi davanti dal muro di cinta con merlature triangolari sormontate da sfere e sul retro dallo scalone nobile e dalle barchesse, sono i parterres prativi: al centro dei due quadrati più grandi si levano due fontane a coppa su base gradonata ottagona sormontate dalle statue in pietra probabilmente raffiguranti Nettuno e Anfitrite di gusto ammannatiano, mentre nei settori più piccoli semicircolari si stagliano due esemplari di magnolie piantati ai primi decenni del 900. Ai lati sono posti due giardini segreti destinati alle fioriture e alle collezioni botaniche, ove sono presenti specie e varietà tipiche del giardino cinque-seicentesco desunte dal trattato del botanico Francesco Pona, "Il paradiso de' fior, overo lo archetipo de’ giardini" (Verona 1622). Un recinto costituito da una siepe di bosso divide questi ultimi dall’area retrostante definita a parterres regolari e simmetrici tenuti a prato: i due percorsi laterali inquadrano due edicole palladiane. Le ultime due aiuole sono separate da una canaletta e affacciano sul recinto murario che separa il giardino formale dal brolo.

Strutture architettoniche

Barchessa
Brolo
Canaletta
Edicola
Fontana
Muro di cinta
Parterre
Peschiera
Scalone
Statua.

Notizie storiche

Nel 1554 il nobile veneziano Francesco Badoer incarica Andrea Palladio del progetto di una villa destinata a diventare il baricentro della vasta tenuta agricola di quasi cinquecento campi da questi posseduta. La villa, costruita tra il 1556 e il 1563, è costituita di un monumentale corpo padronale collegato a due barchesse piegate a semicerchio che nascondono le stalle e altri annessi agricoli. L’edificio si erge su un alto basamento sormontato da una scenografica scalinata a più rampe, rievocando la struttura terrazzata di un tempio antico. Le elegantissime barchesse curvilinee, di cui quella settentrionale ospita dal 2009 il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine, sono le uniche realizzate da Palladio fra le molte progettate e la loro forma, secondo quanto scrive lo stesso progettista, richiama le braccia aperte ad accogliere i visitatori. All’ordine tuscanico delle barchesse fa fronte l’elegante ordine ionico della loggia padronale, sormontata da un grande frontone triangolare su cui campeggia lo stemma familiare. Gli interni sono caratterizzati da cicli decorativi di complesso significato iconografico e allegorico, eseguiti dal pittore Giallo Fiorentino. Il complesso è inserito dal 1996 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Epoca

XVI

Bibliografia

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Bödefeld G., Hinz, B., Die Villen im Veneto, Köln 1987, pp. 131-134
Rinaldi A., Tra “locus” e testo: villa Badoer nei “Quattro Libri” di Andrea Palladio, in “QUA.S.A.R., Quaderni di storia dell'architettura e restauro”, 1, 1989, pp. 23-30
Battilotti D., Le ville di Palladio, Milano 1990

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 42/2004

Note

Bosso: siepi, Magnolia (monumentale).