Parco all'inglese, Firenze (FI) - Toscana

Raramente un manufatto rispecchia così fortemente il gusto del suo inventore. La villa dove da metà Ottocento abitò dalla sua adolescenza e fino alla sua morte Frederick Stibbert, grande collezionista anglo-italiano di opere d’arte ma soprattutto di armi di ogni parte del mondo, è una sorta di wunderkammer costruita a sua immagine e somiglianza. È immersa in un parco romantico che alle suggestioni esoteriche unisce una grande varietà di specie arboree e vegetali.
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Indirizzo via Federigo Stibbert, 26 Firenze (FI) - Toscana Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 055 475520 Orari apertura Apr-ott 8 - 19; nov-mar 8 - 17, chiuso giov (chiuso 1 gen, domenica di Pasqua, 1 maggio, 15 ago, 25 dic)
Fax +39 055 486049 Costo ingresso Gratuito
E-mail biglietteria@museostibbert.it
Sito Web Museo Stibbert

Il complesso architettonico, che sorge sulla collina di Montughi a nord-est di Firenze e ingloba due ville preesistenti, forma un corpo unico di 150 metri di lunghezza. A nord sono gli edifici isolati delle scuderie ristrutturate nel 1858 e della limonaia elegante edificio in stile neoclassico realizzato intorno al 1860 su progetto di Giuseppe Poggi, mentre a sud è collocata la cosiddetta Casetta svizzera che funge da ingresso.
Alle spalle del complesso si estende per circa due ettari il parco romantico progettato dall’ingegnere Gerolamo Passeri, autore della villa Vittoria, insieme a Giuseppe Poggi a partire dal 1860 circa tra gli esemplari meglio conservati a Firenze. È solcato da un viale principale e da una serie di vialetti irregolari e contiene più di cinquanta tra specie arboree – dove spiccano pini, lecci, ippocastani, tigli, e alcuni esemplari di cipressi (forse antecedenti al restauro di Stibbert) – e vegetali per un totale di 600 esemplari accuratamente classificati ed etichettati.
Il parco è disseminato di arredi, sculture, fontane di varia origine. Se il vialetto con statue e busti classici su piedistalli appartiene certamente al giardino formale rinascimentale, non mancano gli spunti eclettici. Le rovine di un cortile gotico veneziano in marmo bianco; un tempietto neoellenistico a pianta circolare con cupola rivestita di piastrelle a scaglia in maiolica; un tempietto in stile neoegizio a tronco di piramide con colonne policrome sulle sponde di un grande laghetto artificiale con gli accessi “protetti” da piccole sfingi e divinità zoomorfe, tutti episodi riconducibili a un percorso esoterico che è stato interpretato in chiave massonica.
Tra gli arredi che abbelliscono il parco vi sono anche alcune sculture in terracotta di Cantagalli e alcune piccole grotte con concrezioni spugnose.

Strutture architettoniche

Fontana
Grotta
Laghetto
Limonaia
Scultura
Tempietto

Notizie storiche

L’attuale complesso del Museo Stibbert è il risultato dell’accorpamento di più edifici storici. Da un parte la villa di Montughi, appartenuta ai Davanzati e ai Mazzeri, che sarà a partire dal 1849 dalla tenera età di undici anni la residenza principale di Frederick Stibbert (1838-1906). Dall’altra la villa Bombicci acquisita successivamente per ospitare la sua collezione di armi e d’arte in costante espansione. I lavori iniziati intorno al 1870, affidati a Giuseppe Poggi, grande protagonista della Firenze del secondo Ottocento e qui coadiuvato da Gaetano Fortini, riunirono in unico fronte lungo 150 metri i vari edifici.
Le sale della villa decorate dai pittori Gaetano Bianchi e Annibale Gatti e dallo scultore Augusto Passaglia vennero reinterpretate in un tripudio di stili neo-gotico, neo-rinascimentale, orientaleggiante, a immagine e somiglianza del gusto eclettico del suo originale proprietario.
La villa è sede del Museo Stibbert, una delle più importanti collezioni di armature provenienti da moltissimi paesi (una sezione speciale è dedicata alle armi del Giappone), ma anche di pregevolissimi oggetti d’arte italiana dal XIV al XVIII secolo.
Stibbert non si limitò a trasformare solo la villa. Il semplice giardino formale venne sostituito dall’ingegnere Gerolamo Passeri e da Giuseppe Poggi da un ampio parco all'inglese di gusto squisitamente romantico come dimostrano sia la struttura, composta da una rete intricata di viali irregolari, sia i vari arredi: le rovine di un cortile veneziano, il tempietto neoegizio, il tempietto ellenistico (realizzato tra il 1862 e il 1864), il laghetto, legati tra loro da una evidente simbologia esoterica di stampo massonico.
Alla sua morte (1909) Stibbert lasciò la villa e le sue straordinarie collezioni al Comune di Firenze che da allora ha proceduto a catalogare le opere, riordinandole secondo un piano espositivo il più aderente possibile ai desideri del collezionista inglese, e a restaurare i vari ambienti, le architetture, il parco.

Epoca

1860-1870

Progettisti ed esecutori

Giuseppe Poggi (architetto)
Gaetano Fortini (architetto)
Gaetano Bianchi (architetto)
Gerolamo Passeri (architetto del giardino)

Bibliografia

F. Serci, Il giardino Stibbert. Un percorso simbolico a Firenze, Firenze, 2004
M. Becattini, Villa Stibbert Decorazione di interni e architettura, Livorno, 2014.

Superficie

2 ha

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Provvedimento di tutela

Legge 1089/1939, Dichiarazione d'interesse culturale: Declaratoria 11/5/1985.

Note

Cipresso; Ippocastano; Leccio; Pini; Tiglio.