Giardino informale botanico, Firenze (FI) - Toscana

Torrigiani Firenze Foto Giovanni Breschi

Questo straordinario esempio di parco romantico, tra i più estesi e articolati all’interno delle mura di Firenze, nasce in prossimità di Porta Romana. Se la sua vocazione “botanica” risale alla prima metà del Cinqecento, l’aspetto attuale è ottocentesco, frutto dell’opera di Bernardo Fallani, architetto graducale, prima e dei progetti di Luigi de Cambray Digny realizzati da Gaetano Baccani dopo il 1817.
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Indirizzo via dei Serragli, 146 Firenze (FI) - Toscana Accessibilità sì - accessibile con permesso
Telefono +39 055 224527 Orari apertura Su appuntamento previo accordo con i proprietari
Fax +39 055 229662
E-mail info@giardinotorrigiani.it
Sito Web Giardino Torrigiani

Il giardino, cinto da edifici e da mura perimetrali, si sviluppa attorno ai due edifici residenziali principali: il Casino del Campuccio a nord, a tre livelli con loggiato al piano terra, e la villa a sud con un corpo a L su tre livelli affiancato da ali più basse. Si presenta come una successione di diversi nuclei simbolici che celano possibili allusioni massoniche. La descrizione del giardino pubblicata nel 1822 elenca 31 diversi elementi: Ingresso in via Serragli; Palazzo gentilizio; Colonna commemorativa dei botanici; Cascina; Officine; Basilica diruta; Convento e Ospizio; Mura; Antenna della Cuccagna; Grotta di Merlino; Capanna per i Cervi; Giardino degli agrumi; Giardino botanico e Casino; gruppo scultoreo del Leone che attacca il toro; Casetta del giardiniere; terrazza; Giostra coperta; Cavallerizza, bosco sacro e sepolcreto; Arcadia, piantonaia e vivaio; Scogliera e ruscello; Uccelliera; Bastione e porta lungo le mura; Ipogeo e catacomba; Romitorio; Terrazza sull’ippodromo e Bilancia; Torre; Ponte, fonte del pastore e bosco dei giochi; Ippodromo e giochi annessi; Ginnasio; Cancello e casotti di guardia; Casino del Campuccio.
L’attuale ingresso in via del Campuccio si apre su uno spazio definito da un'aiuola circolare con al centro il monumentale gruppo scultoreo di Seneca col giovane Pietro Torrigiani, opera di Pio Fedi. Percorrendo un vialetto sinuoso si incontrano a destra il Gymnasium, il Romitorio fino a raggiungere sulla sommità la torre di Gaetano Baccani, del 1824, dove è ricavata una "specola" astronomica. Il giardino è disseminato di arredi e di gruppi scultorei tra cui il gruppo marmoreo del Leone cha abbatte il Toro, Osiride vicino l'ingresso di via dei Serragli e le statue di Giano e di Esculapio, la statua di Atteone del ninfeo dove non è più presente la statua di Diana di Giovanni Baratta, una colonna in marmo dedicata a Pier Antonio Micheli. Nato come un vero e proprio orto botanico il giardino presenta tuttora una straordinaria ricchezza di specie vegetali piantate nei vari percorsi o collocate in vaso nelle strutture apposite quali serre, tepidari, limonaie, etc.

Notizie storiche

Il giardino, appartenuto alla famiglia Torrigiani fin dal 1531 quando un Raffaello Torrigiani acquistò un orto e due casamenti nel lato sud della via del Campuccio, è uno straordinario esempio di parco romantico tra i più estesi e più articolati all’interno delle mura di Firenze. Il figlio Luca estese a un ettaro il giardino, lo arricchì di essenze, specie arboree e piante di produzione agricola. I casamenti vennero fusi nel casino del Campuccio come si può vedere nella pianta di Firenze di Stefano Bonsignori (1585), ulteriormente ampliato nel primo Seicento in occasione del matrimonio di Carlo Torrigiani con Camilla di Vincenzo Strozzi.
Dal 1716 al 1718 il noto botanico fiorentino Pier Antonio Micheli (1679-1737) fondatore della Società botanica fiorentina userà il giardino per sperimentare piante rare. Nel 1777 con la morte del cardinale Luigi Torrigiani la proprietà passò a Pietro Guadagni, che nel 1798 cambierà il proprio nome in Torrigiani. Si deve a lui un radicale processo di ridefinizione del giardino. A Bernardo Fallani architetto granducale fu subito affidata la ristrutturazione del casino del Campuccio; una serie di acquisti di proprietà limitrofe tra cui la villa posta al centro ampliò notevolmente la superficie ma bisogna aspettare il marchese Pietro Torrigiani perché il giardino raggiunga l’attuale estensione di sette ettari intorno al 1817. In quell’anno iniziarono i nuovi lavori affidati a Luigi de Cambray Digny (1778-1843), architetto e docente dell’Accademia di Belle Arti, presto sostituito da Gaetano Baccani (1798-1867) che porterà a compimento il disegno di giardino romantico e sarà responsabile del monumentale torrione adibito a specula astronomica. Il giardino, alla coltivazione del quale parteciparono vari membri della Società botanica fiorentina, nel 1839 contava circa 5.500 piante in vaso e 13.000 piante in terra.
L’attuale proprietario, Vieri Torrigiani Malaspina, vi ha recentemente allestito un vivaio specializzato in piante da vaso.

Epoca

1813-1824

Progettisti ed esecutori

Luigi de Cambray Digny (1778-1843) (Progettista e architetto del giardino (1813,1814)
Gaetano Baccani (1792-1867) (architetto del giardino (1820,1824) )

Bibliografia

Ginori Lisci, L., I palazzi di Firenze nella storia e nell'arte, Firenze 1985, pp. 787-794
Maresca, P., Il giardino Torrigiani a Firenze. L’ invenzione romantica di un parco tra natura e allegoria, in Arte dei giardini, vol II (1993) pp. 55-77
Pezzana M., I giardini di Firenze e della Toscana. Guida completa, Firenze 2001
Colucci G., Il giardino Torrigiani, in Rocchi, Coopmans de Yoldi, G. (a cura di) S. Maria del Fiore. Teorie e storie dell’archeologia e del restauro nella città delle fabbriche arnolfiane, Firenze 2006, pp. 435-442.

Superficie

7 ha

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Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

dichiarazione interesse culturale: decreto 7/3/1980.

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