Giardino Verona (VR) - Veneto

il-parterre-visto-dal-bosco

Indirizzo via Giardino Giusti, 2 Verona (VR) - Veneto Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono 045 8034029
E-mail info@giardinogiusti.com
Sito Web Giardino Giusti del Giardino

La ricca famiglia Giusti, originaria della Toscana, giunse a Verona già agli inizi del Quattrocento, ma è con Agostino che la sua ricchezza venne suggellata, nella seconda metà del Cinquecento, con la costruzione del maestoso palazzo e la realizzazione del giardino posto sul retro addossato al colle San Pietro e disegnato nella parte quadrangolare piana da un rigoroso parterre a scomparti di bosso. L’ingresso avviene attraverso l’atrio cinquecentesco merlato che fa intravedere lo spazio verde svelandone il fascino tramite le aperture di due porte ritagliate nel muro ornato da due fontanelle sovrastate dalle statue di Atena e di Apollo. Il carattere del luogo, una sorta di grande scena scandita dal disegno studiatissimo della parte a verde e definito in alto dal profilo delle mura della città, è dato senza dubbio dalla presenza di un lungo viale di cipressi che attraversa il giardino in profondità salendo fino al portale della grotta degli specchi, vera e propria meraviglia ornata un tempo di conchiglie, stalattiti e lastre di specchio, che raddoppiavano le bellezze del giardino circostante. Questa grande nicchia scavata nella roccia è sovrastata da un mascherone in pietra che un tempo emetteva lingue di fuoco e fumo durante gli spettacoli che si svolgevano nel giardino e nel palazzo. Il giardino ha un carattere molto architettonico: le siepi del parterre sono in bosso potato, il viale e le quinte di fondo sono scandite da affusolati cipressi mentre solo la parte in pendio sul fondo è caratterizzata da un boschetto di alberi ad alto fusto spoglianti, unico elemento della fase ottocentesca. Passeggiando per i vialetti si possono scoprire svariati reperti appartenenti alla collezione della famiglia Giusti: statue, fontane, lapidi in pietra che raccontano episodi che si intrecciano con la storia del giardino. Nella parte destra è presente anche un labirinto in bosso che era già nell’impianto cinquecentesco, ridisegnato nel 1786 dall’architetto veronese Luigi Trezza. Dalla torretta a forma di campanile situata accanto alla rupe si snoda una scala a chiocciola che porta alla terrazza del belvedere e al giardino superiore: un angolo romantico con cespugli e piante che coprono la collina scoscesa. Il giardino fu visitato nei secoli da molti viaggiatori illustri fra cui Cosimo de’ Medici, de Brosses, Mozart e Goethe che descrive nel suo Viaggio in Italia il grande cipresso tuttora presente all’ingresso, forse uno degli esemplari vegetali più antichi dello storico giardino. Usciti dal cortile e prendendo il sentiero a sinistra, si incontrano le architetture delle serre vetrate, addossate e protette, dove crescono piante di limone in piena terra coltivate a spalliera. Lungo il pendio assolato, ornato in estate di grandi vasi di lantana, ci si addentra nel boschetto dove, tra sentieri sinuosi e fitti tappeti di edera e di Ceratostigma plumbagoides, s’incontrano piccole grotte ricavate nel tufo del pendio, statue e reperti, elementi che confermano come l’amato giardino di Agostino Giusti abbia sempre costituito un prolungamento ideale delle collezioni artistiche raccolte nelle sale del palazzo. Tramite la scala a chiocciola si giunge al livello superiore da dove la vista si apre sul panorama straordinario della città. Percorrendo il sentiero che si diparte subito sulla sinistra, si scopre tra gli alberi la palazzina di Venere, incantato e suggestivo loggiato-belvedere con affreschi di Orazio Farinati, mentre sul lato nord delimitano il giardino le mura della città, erette durante la dominazione austriaca. Dopo aver ammirato dal piccolo belvedere sovrastante il mascherone lo skyline urbano, si può ridiscendere, tramite una lunga scalinata, al giardino sottostante che si intravede luminoso tra gli alberi, ritrovando poco per volta il rigoroso disegno delle aiuole che ospitano statue di divinità scolpite da Lorenzo Muttoni.

Strutture architettoniche

Boschetto
Fontana
Grotta
Labirinto
Lapide
Mascherone
Parterre
Portale
Terrazza
Torretta
Palazzina
Reperti
Rupe
Scalinata
Serra vetrata
Statua
Vasi.

Epoca

XVI

Bibliografia

Cunico Mariapia, Giardino Giusti del Giardino, in L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Touring Editore, Milano 2016, pp. 117-118.

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Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Note

Ceratostimma blu; Cipresso: monumentale Edera; Lantana.