Giardino di collezione, Firenze (FI) - Toscana

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Il Giardino dell’Iris, dedicato al simbolo di Firenze, l’iris appunto, fu inaugurato nel 1957. Sulle panoramiche pendici che scendono dal Piazzale Michelangelo verso l’Arno sono coltivate più di duemila varietà di questo fiore. Al Giardino si tiene ogni anno un Concorso Internazionale per le migliori varietà di iris ibride provenienti da tutto il mondo, il “Premio Firenze” bandito per la prima volta nel 1954 su iniziativa di due appassionate ibridatrici.
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Indirizzo Viale Michelangelo, 82 e Viale G. Poggi, 3/C – 50125 Loc. Firenze Firenze (FI) - Toscana Accessibilità in parte - parzialmente aperto al pubblico
Telefono +39 055 483112 Orari apertura Dal 25 aprile al 20 maggio: lunedì - domenica 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Costo ingresso libero
E-mail segreteria@irisfirenze.it
Sito Web Giardino dell’Iris

Il Giardino dell’Iris si sviluppa nell’area un tempo denominata “Podere dei Bastioni” sul lato est di Piazzale Michelangelo, con ingresso tra Piazzale Michelangelo e viale dei Colli. Il vialone d’ingresso digrada verso l’Arno tra alberi di ulivo e prati dove sono allestite le aiuole che ospitano più di duemila varietà di iris, il fiore
che secondo Dioscoride per le sue caratteristiche cromatiche più di ogni altro si avvicina ai colori dell’arcobaleno. Nel 1967 nella parte bassa fu costruito il laghetto per ospitare specie di iris acquatiche.

Notizie storiche

Il Giardino dell’Iris nasce con lo scopo di dare ospitalità ad un Concorso Internazionale annuale per le migliori varietà di iris, il “Premio Firenze”, bandito per la prima volta nel 1954 su iniziativa delle Signore Flaminia Specht e Nita Stross Radicati, membri della Società Amici dei Fiori ed appassionate ibridatrici. Il loro particolare interessamento rese possibile allestire la manifestazione a Firenze, ritenuta la sua sede naturale per il legame che la città ha sempre avuto con questo fiore nella storia, tanto che nel suo Gonfalone, come emblema, c’è un’iris rossa (e non un giglio come erroneamente si crede). L’allora Assessore alle Belle Arti e Giardini, Piero Bargellini, intuita subito l’importanza dell’iniziativa, si adoperò a che il Comune la sostenesse e riuscì a far assegnare ai promotori il terreno posto sul lato est del Piazzale Michelangelo, dando loro la possibilità concreta di bandire il Primo Concorso Internazionale dell’Iris.
In poco tempo il terreno fu organizzato a giardino agreste dai tecnici comunali diretti dall’ingegner Conti, su progetto dell’architetto Giuliano Zetti, professore di disegno e progettista di interni. Caratterizzato dall’antico impianto di olivi, fu sistemato a terrazze, secondo la tradizione agraria toscana, con muri di contenimento realizzati con pietrame a secco. Le varie zone furono delimitate da vialetti, piazzole e scalette in pietra serena.
Nel maggio del 1957 il Giardino fu inaugurato ufficialmente. È unico al mondo per le sue caratteristiche di Giardino Botanico monogenerico (specifico per il genere Iris Tourn ex L.).
Nel 1959 fu fondata la “Società Italiana dell’Iris” (SIDI), per sollecitazione del botanico Prof. Alberto Chiarugi che ne fu il primo Presidente; gli scopi dell’associazione erano (e sono tutt’ora) quello di favorire la conoscenza, il progresso, il miglioramento, la diffusione e lo sviluppo della coltivazione delle iris; di promuoverne studi tecnico-scientifici e convegni anche in collaborazione con Università e Istituzioni internazionali, corsi di ibridazione, mostre e visite per le scuole; di bandire ogni anno dal 1954, a nome del Comune di Firenze, il Concorso Internazionale dell’Iris per varietà ibride barbata alta e da bordura.
I rizomi delle nuove varietà sono inviati a Firenze da ibridatori di tutto il mondo nel periodo giugno- settembre e vengono coltivati al Giardino dell’Iris per tre anni prima di essere giudicati da una Giuria Internazionale (formata da 5/7 esperti) che ogni anno ha composizione diversa. Si tratta di un Concorso ‘anonimo’, infatti ogni pianta iscritta è contrassegnata da una sigla in modo che la Giuria possa conoscere il nome della varietà e del suo ibridatore solo dopo aver ultimato il lavoro di giudizio, Il vincitore del primo premio riceve un Fiorino d’oro. Un premio speciale, offerto dal Comune di Firenze, viene assegnato alla varietà di colore rosso che più si avvicina a quello dell’iris raffigurata sul Gonfalone della Città.
Terminato il Concorso, le piante rimangono nella stessa parcella per due anni, dopo di che vengono effettuate le selezioni e le iris sono trapiantate nei settori destinati alla collezione permanente. Il giardino si arricchisce così, ogni anno, di circa un centinaio di nuove varietà provenienti da tutto il mondo.
Nel 2024 il Concorso è giunto alla 66a edizione.

Epoca

1954-7

Progettisti ed esecutori

Prof.Giuliano Zetti (architetto)

Bibliografia

AA.VV., Giardini e ville di Toscana, Touring Club Italiano e Regione Toscana, Milano/Firenze, 2003, p. 36 e fig. p. 74 B. Alphandery, Iris. Il profumo dei fiori, Idea Books, Milano, 2006, p. 87 ss. P. Bonduel, M. Boussard, R. Cayeux, L’ABCdaire des Iris, Flammarion, Paris, 1997, s.v. Concours, p. 42 R. Camoletto, L. Quaranta, P. Verza Ballesio, Le Iris tra botanica e storia, Torino, 2009 M. Clauser, P. Pavone (a cura di), Orti Botanici. Eccellenze Italiane, Thema Edizioni, Città di Castello, 2016, pp. 260-261 V. Corti (a cura di), Iris, Edagricole, Rimini, 2024 (in corso di stampa) E. Maugini, Il Giardino dell’Iris di Firenze e il suo Concorso Internazionale nell’ambito della Società Italiana dell’Iris, in S. Ferri e F. Vannozzi (a cura di), I Giardini dei Semplici e gli Orti Botanici della Toscana, Atti del Convegno, Siena 7-9 maggio 1992, Quattroemme, Perugia-Firenze, 1993, pp. 141-155 M.C. Pozzana, I Giardini di Firenze e della Toscana. Guida completa, Giunti Ed., Firenze/Milano, 2001, p. 98 G.E. Nogaro, Il Principe Iris, Milano, 2002, p. 223 ss. e passim N. Rinaldi, Secret Florence, JonGlez, Chambray-Les-Tours, 2012, p. 287 G.L. Sani, F. Goretti Specht, Iris, Edagricole, Bologna, 1985, pp. XIII ss.

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Note

foto: Società Italiana dell'Iris. Accessibilità: parzialmente accessibile ai disabili. È vietato l’ingresso ai cani, con l’eccezione dei cani guida in servizio.