Giardino informale, Roma (RM) - Lazio
Indirizzo | Via XX Settembre 80/a Roma (RM) - Lazio | Accessibilità | sì - accessibile con permesso | |
Telefono | 39 06 4220 0001 | |||
Fax | 39 06 4220 2333 | |||
mailto:InfoRome@fco.gov.uk%20%5Bno%20visti%5D | ||||
Sito Web | Giardino dell’Ambasciata del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord |
Una grande vasca d'acqua, tangente all'edificio di residenza, introduce al giardino sul retro, con un grande prato lungo le mura Aureliane ed alcune alberi d'alto fusto, tra cui esemplari di Pinus pinea risalenti in gran parte agli impianti ottocenteschi. Proprio a ridosso delle mura si trovano una piccola vasca d'acqua con mascherone seicentesco e una grotta, testimonianze del fastoso giardino settecentesco che faceva parte della villa Costaguti. A queste si aggiunge un'elegante edicola addossata alle mura romane e incorniciata da due lesene, che conteneva probabilmente una statua e faceva da sfondo a un viale di cipressi, due dei quali sopravvissuti, della villa.
Strutture architettoniche
EdicolaFontana
Grotta
Mascherone
Mura
Vasca d'acqua.
Notizie storiche
L'ambasciata britannica a Roma si trova di fianco a Porta Pia, a ridosso delle Mura Aureliane, in un'area che anticamente comprendeva il sito del tempio di Giove Viminio. Dalla pianta del Bufalini del 1551 risulta che la vigna era di proprietà di Vincenzo Capocci. Nella seconda metà del XVII secolo fu costruita in quest'area la villa Costaguti, dotata nel Settecento di un giardino attraversato da nove viali, dei quali i tre maggiori erano delimitati da alte spalliere di cipressi, impreziosito da giochi d'acqua, grotte rustiche e vasi di agrumi. Nella prima metà del XIX secolo la villa venne acquistata da Marino Torlonia, fratello di Alessandro, proprietario della celebre villa fuori Porta Pia. Il Torlonia fece ampliare il palazzo già dei Costaguti dall'architetto Antonio Sarti, che realizzò un maestoso vestibolo a imitazione di quello di Palazzo Farnese, con quattro colonne per lato e volta a botte cassettonata. Dal 1870 la villa divenne sede dell'Ambasciata Britannica presso il Regno d'Italia. Distrutta da un attentato terroristico dell'organizzazione israeliana Irgum Zvei Leumi, nel 1946, la sede dell'ambasciata venne ricostruita su progetto di Sir Basil Spencer nei primi anni Settanta del secolo scorso. L'attuale edificio, un importante esempio di architettura contemporanea, certamente di rottura con l'ambiente circostante, è ancora dotato di un vasto giardino, testimonianza degli splendori del passato.Epoca
XVI-XXBibliografia
Cozza L., Mura di Roma dalla Porta Nomentana alla Tiburtina, Roma 2009, p. 25Pasquali Margherita, Ambasciata del Regno Unito di Gran Bretagna (a cura di), I giardini della diplomazia. Ambasciate e Accademie straniere a Roma, Roma 2003, pp. 17-23.