Giardino formale, Gallese (VT) - Lazio
Indirizzo | Piazza Castello Gallese (VT) - Lazio | Accessibilità | sì - accessibile con permesso | |
Nel fossato del castello è stato realizzato un giardino con palme e alte siepi di bosso, delimitanti i vialetti di un labirinto. Il giardino interno del castello, chiuso da alti muri, rispecchia il clima di intimità che si respira nel portico e nelle stanze. Il giardino è chiamato "Tripoli" per la presenza di numerose e bellissime palme, tra cui la preziosa palma del Cile (Jubaea chilensis), che si innalzano dalle aiuole fitte di iris. Bignonie rampicanti e glicine, ortensie e bergenie nei luoghi ombrosi, tra sculture e reperti archeologici, evocano tempi lontani e il clima di un'epoca passata. Il giardino ospita inoltre limoni in vaso e un esemplare di aspidistra (Aspidistra clatioe) dalle belle foglie lucenti verde-smeraldo. Nelle pendici del vasto parco, che si sviluppa nel vallone sottostante il castello, si trovano monumentali conifere (Abies alba, Abies pinsapo, Sequoia sempervirens) e grandi cedri (Cedrus sp. pl.) che introducono ad un'area erbosa chiamata "piazzale dei duelli". Questi esemplari insieme alla fitta abetaia sul fianco più ripido dell'altura del castello, testimoniano il gusto ottocentesco per le resinose, a svantaggio dei boschetti nostrani di querce, giudicate troppo agresti e comuni nei parchi nobiliari.
Strutture architettoniche
AbetaiaBoschetto
Labirinto
Muro alto
Reperti archeologici
Scultura.
Notizie storiche
Il castello medievale di Gallese venne ristrutturato nelle forme attuali da Nicola della Rovere nella prima metà del secolo XVI, su progetto attribuito ad Antonio da Sangallo il Vecchio. Nel 1558 fu iniziato sugli spalti della rocca il nuovo Palazzo Ducale, ampliato e migliorato da Carlo Fontana del 1579 per il nuovo propretario, il cardinale Marco Sittico Altemps, che lo destinò al figlio Roberto. Il palazzo venne successivamente completato da Pietro Altemps nella prima metà del Seicento. L'assetto attuale è frutto dei restauri operati dal duca Giulio Hardouin nella seconda metà del XIX secolo e dalla moglie Altea Altemps. Il castello-palazzo con le sue logge ariose, la scalinata ninfeo al centro della doppia rampa del cortile d'ingresso, le gallerie con le preziose collezioni antiquarie, è un corpo articolato e insieme unitario, frutto dei diversi interventi che lo hanno nei secoli trasformato da austero fortilizio medievale a elegante dimora dominate sul vasto panorama della valle del Tevere.Epoca
Sec. XIX, ultimo quartoProgettisti ed esecutori
duca di Gallese Giulio Hardoinduchessa di Gallese Altea Altemps