Giardino monastico misto, Bagnoregio (VT) - Lazio

Posto a pochi passi dal centro di Bagnoregio, il convento delle suore della Fraternità della Santissima Vergine Maria offre al visitatore, all'interno delle sue mura medievali, un armonioso impianto di giardino informale, con una preziosa collezione di rose, aquilegie, dalie, oltre ad grande orto e ad un frutteto.
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Indirizzo Viale Agostino, 8 - 01022 Bagnoregio (VT) - Lazio Accessibilità
Telefono +39 0761 792036; +39 0761 792784

Un grande prato seminato con dicondra domina lo spazio del giardino, delimitato da un misto di fioriture stagionali e perenni come coreopsis, gerani, astilbe, cosmee, speronelle, tagete e tantissime varietà di dalie e aquilegie, mescolate a formare una tavolozza di delicate tonalità pastello. Ma le protagoniste assolute solo le rose, presenti con oltre venti varietà diverse, certamente favorite nella loro crescita rigogliosa dal terreno essenzialmente argilloso. Un pergolato di castagno e semplici sostegni ad arco, realizzati con tondini di ferro, offrono sostegno a numerose rampicanti, mentre le arbustive sono concentrate in un'aiuola specifica a loro dedicata. Pruni selvatici, noci, magnolie e un annoso Gingko biloba, creano scorci interessanti con lo loro chiome fitte e le loro sagome imponenti sui diversi livelli del giardino, uniti fra loro da sentieri in terra battuta e scale in pietra, nella grande maggioranza dei casi realizzati dalle stesse suore nel corso degli anni. Tra le numerose varietà di Aquilegia presenti nel giardino si segnala la Heavenly Blue, una delle più belle, per la particolare grandezza dei fiori, dai lunghi speroni azzurro chiaro, portati da steli eretti e rigidi lunghi fino a 60 cm.

Strutture architettoniche

Complesso monastico
chiostro.

Notizie storiche

Il giardino ha origini medievali così come il convento. Il primo nucleo dell'insediamento monastico venne fondato dagli Agostiniani nel XIII secolo. Nel XVI secolo vennero condotto importanti lavori di ampliamento ad opera dell'architetto Michele Sammicheli, cui si deve il progetto dello splendido chiostro di forme rinascimentalil, cui venne aggiunto la vera di pozzo centrale. Nel 1810 con la soppressione a seguito delle leggi napoleoniche il complesso divenne proprietà dello Stato. Riaperto nel 1815 il convento fiorì fino al 1967, quando venne nuovamente abbandonato, per poi tornare a nuova vita nel 1985, quando venne affidato dal vescovo di Viterbo alle suore della Fraternità della Santissima Vergine Maria, comunità fondata da padre Theodossios Maria della Croce (1909-1989) alla metà del secolo scorso. Il giardino venne allora progettato dalla madre fondatrice Diana Maria ed è rimasto sotanzialmente immutato nelle proporzioni sino ad oggi, seppure arricchitosi negli anni di nuovi impianti, di un orto e di un frutteto.

Epoca

Sec. XX/ fine

Progettisti ed esecutori

Madre Diana Maria (ideatrice.)

Bibliografia

Gaiara Samantha, Il giardino come preghiera, "Gardenia", maggio 2014, pp. 62-71.

Superficie

5.000 ca. mq

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente religioso cattolico

Provvedimento di tutela

D. Lgs. 42/2004