Giardino pubblico, Cagliari (CA) - Sardegna

Creati sotto il regno dei Savoia nel 1840, prima dell’Unità d’Italia, in una striscia di terreno antistante l’antica Polveriera, sono un precoce esempio di parco pubblico, il primo di Sardegna. L’asse principale è costituito lungo il viale alberato che culmina nella facciata neoclassica della Galleria Comunale d’Arte.
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Indirizzo Largo Giuseppe Dessì Cagliari (CA) - Sardegna Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 070 67777814 Orari apertura dicembre-gennaio 7-20, febbraio-marzo 6.30-20, aprile 6.30-20.30, maggio 6-21, giugno 6-22.30, luglio-agosto 6-23, settembre 6.30-22, ottobre 6.30-21, novembre 6.30-20.
Costo ingresso gratuito
E-mail uffveca@comune.cagliari.it
Sito Web Giardini pubblici di Cagliari

L’area su cui sorge il giardino è lambita sul fianco da un’alta costa rocciosa. Il lungo viale alberato, che dall’ingresso monumentale su largo Giuseppe Dessì, originariamente realizzato da Ubaldo Badas nel 1939 e recentemente rinnovato, culmina nello spazio antistante l’edificio della Galleria Comunale d’Arte dove il tema del giardino formale è rinterpretato in sei grandi aiuole geometriche. Davanti la facciata neoclassica la pavimentazione a forma circolare è ribadita dai bordi in marmo bianco dalle due vasche a forma irregolare inserite nell’ultimo restauro. Tra gli elementi scultorei oltre alle statue ottocentesche si può ammirare la cosìddetta Grande Ercolanense, reperto romano proveniente da Uta. I percorsi un tempo in terra battuta sono stati pavimentati e dotati di moderne panchine in metallo e legno.
Tra le specie presenti nel giardino sono da notare esemplari centenari di palme, jacarande, e due ficus macrophille.

Strutture architettoniche

Reperto
Vasca.

Notizie storiche

Nel 1816 il viceré Giacomo Pes di Villamarina seleziona una area incolta davanti la Regia Polveriera, situata allora in una zona fuori dall’abitato, per farne un giardino.
Nel 1822 la Regia Polveriera, struttura risalente al XVIII secolo, esplode e verrà ricostruita nel 1828 in stile neoclassico dall’architetto sardo Carlo Boyl di Putifigari per essere destinata a caserma e magazzini. Nel '900 questo edificio divenne la sede della Galleria Comunale d’Arte e radicalmente restaurato dall’architetto cagliaritano Ubaldo Badas tra il 1928 e il 1933. Attualmente la Galleria conserva la Collezione Ingrao, con opere di maestri italiani del Novecento (Boccioni, Morandi, De Pisis, Mafai, etc.) e una collezione di artisti sardi (Francesco Ciusa, Giuseppe Biasi, Maria Lai, Costantino Nivola, etc.).
L’impianto del giardino, che risale al 1840 quando venne acquisito dal Comune e ridisegnato con il contributo dell’agronomo comunale Piccalunga, era formato da un grande viale alberato, l’asse principale, dal giardino formale antistante la palzzina della ex-Polveriera e da un percorso laterale a serpentina. Il giardino, che acquista la sua fisionomia definitiva nella seconda parte del XIX secolo con la messa a dimora di varie specie tra cui esemplari di Ficus magnolia e ginepri, verrà dotato di un ingresso monumentale da Ubaldo Badas nel 1939 dopo aver ultimato la Galleria d’Arte. L’originale filare di lecci venne in parte sostituito nel 1957 con nuovi esemplari. Nel 2005 il Comune cura un attento lavoro di ripristino e di rinnovo del giardino, sia dal punto di vista botanico che negli arredi, introducendo inoltre le due vasche d’acqua bordate da sedute di marmo bianco con zampilli davanti la Galleria Comunale d'Arte. Con il recente restauro alcuni esemplari di leccio sono stati sostituiti con jacarande.

Epoca

1840; 1928-1939

Progettisti ed esecutori

Ubaldo (architetto) Bodas

Bibliografia

Soddu Pirellas A., Giardini storici di Sardegna, Ortacesus (Cagliari) 2012.

Superficie

2 ha

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Note

Lecci: viale; Ficus della baia di Moreton (Ficus magnolioide); Ginepro; Jacaranda; Palma.