Giardino misto, Napoli (NA) - Campania
Indirizzo | piazza del Plebiscito, 1 Napoli (NA) - Campania | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 081 5808111; numero verde biglietteria, 848082408 | |||
pm-cam.palazzoreale-na@beniculturali.it | ||||
Sito Web | Giardini di Palazzo Reale a Napoli |
Il paesaggio del golfo accoglie Carlo di Borbone nel 1734, quando al suo arrivo a Napoli si insedia nel panoramico palazzo dei Vicerè progettato da Domenico Fontana nel 1602. Solo nel 1745 l’attenzione del re, fino a quel momento catturata dalla realizzazione delle dimore extraurbane, si rivolge alle aree verdi della reggia cittadina, incaricando Biagio de Lellis della riorganizzazione del volume verso il mare e del giardino pensile sovrastante. Tre distinti giardini, con origini e vicende costruttive diverse, oggi corredano il palazzo. Il più esteso, il giardino romantico posto tra via Verdi e l’ala della Biblioteca Nazionale, viene realizzato in occasione dei radicali lavori alla reggia seguiti all’incendio del 1837. Questi sono affidati da Ferdinando II a Gaetano Genovese e al botanico di Casa Reale Friederich C. Dehnhardt, che nel 1842, dopo la demolizione di alcuni volumi settecenteschi, realizza un giardino all’inglese; nelle aiuole di disegno sinuoso la varietà botanica, tra piante esotiche e tradizionali, ben esprime la sua cifra stilistica legata al collezionismo botanico e alla ricerca di effetti cromatici e spunti visuali. Nel 1924, in occasione del trasferimento della Biblioteca Nazionale in un’ala di Palazzo Reale, Camillo Guerra crea un monumentale e scenografico viale d’ingresso da via San Carlo, che taglia il giardino centralmente e modifica in parte l’impianto; l’eclettismo storicistico che connota il nuovo intervento, in particolare nella balaustra in forme barocche, determina un’ottimale integrazione con il giardino romantico. Il disegno del secondo piccolo Giardino Italia, prospettante su piazza Trieste e Trento, è visibile con chiarezza solo a partire da una planimetria della fine del secolo XIX; l’unica aiuola ellittica, ricca di esemplari di camelie, accoglie al centro dal 21 ottobre 1860 la statua marmorea Italia. Il terzo giardino pensile, denominato terrazzo del belvedere (foto), è posto alla quota dell’appartamento reale e rappresenta una preesistenza importante; il suo treillage è già riconoscibile nelle antiche immagini seicentesche del Palazzo Vicereale. Nel 1837 Gaetano Genovese ne accentua la rappresentatività incrementando e ridisegnando le aiuole geometriche esistenti e valorizzando la geometria dell’impianto con la collocazione del tavolo ellittico in marmo, al centro dei due viali principali, e di un lungo berceau ricoperto da rampicanti e fiancheggiato da piccole aiuole fiorite.
Strutture architettoniche
AiuolaBalaustra
Berceau
Treillage
Statua.
Epoca
1745; 1842; 1924Progettisti ed esecutori
Biagio De LellisFriedrich C. Dehnardt
Camillo Guerra