Parco La Maddalena (OT) - Sardegna

Caprera, Compendio Garibaldino, cortile (foto di Giovanna Milia) 1,5 mb

Indirizzo Loc. Isola di Caprera La Maddalena (OT) - Sardegna -
Telefono +39 0789 727162, +39 0789 726015
Sito Web Compendio Garibaldino

Situato all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, il Compendio Garibaldino si trova in un’area dell’isola di Caprera compresa tra il monte Teialone e la spiaggia di cala Garibaldi.
L’Eroe dei Due Mondi acquistò una parte dei terreni sul finire del 1855. Vi si stabilì e cominciò a costruire i primi fabbricati l’anno successivo, segnando l’inizio di un profondo mutamento morfologico della zona, apprezzabile ancora oggi nel contrasto tra le colline granitiche caratterizzate dalla macchia mediterranea e le zone bonificate e coltivate.
La visita al Compendio non può prescindere dalla casa in cui Garibaldi visse per oltre venticinque anni; dal cimitero, dove riposa ancora oggi sotto un imponente masso di granito grezzo; dalla stalla che utilizzò come ricovero per i cavalli. Il percorso all’aperto costeggia il giardino, l’oliveto, l’agrumeto e un innovativo sistema di pozzi per l’approvvigionamento idrico e il drenaggio dei terreni. Ci si trova, infatti, all’interno di un’azienda agricola organizzata in modo quasi ingegneristico per trarre dalla terra il sostentamento per la famiglia e per i commilitoni che vivevano e collaboravano con il Generale.
La dedizione di quest’ultimo all’agricoltura era ben nota nella seconda metà dell’Ottocento, tanto che piante e sementi giungevano in dono a Caprera da ammiratori e patrioti di varie parti d’Italia.
Ciò che sussiste dell’uliveto, ad esempio, è composto da diverse varietà: sarde, siciliane, liguri, umbre. La presenza di alberi monumentali, legati direttamente alla vita privata e alle attività agricole di Garibaldi, coinvolge emotivamente per la fascinosa commistione tra storia e natura: il pino domestico messo a dimora nel cortile della casa in occasione della nascita della figlia Clelia nel 1867 (foto); il cipresso del Messico che s’incontra all’uscita dalla camera in cui egli morì il 2 giugno 1882; il pino detto ‘delle ceneri’ perché la tradizione erroneamente riportava che sotto di esso intendeva essere cremato, e che nel corso degli ultimi cento anni si è suggestivamente reclinato sulle rocce mantenendosi vitale.
Al di fuori del Compendio alcuni sentieri conducono alla scoperta di altre specie arboree messe a dimora da Garibaldi, come i carrubi e i frassini da manna, utili per l’alimentazione del bestiame; piante che convivono con la vegetazione spontanea dell’isola, costituita da macchia mediterranea ricca di tamerici, euforbia, lentisco, erica, corbezzolo, olivastro, mirto, lecci e ginepri.

Strutture architettoniche

Agrumeto
Cortile
Pozzo
Uliveto.

Epoca

1855

Bibliografia

Donati Laura, Compendio Garibaldino, in L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Milano, Touring Editore, 2016, p. 291-192.

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Stato

Note

Carrubo; Cipresso del Messico; Corbezzolo; Erica; Euforbia; Frassino da manna; Ginepro; Leccio; Lentisco; Mirto; Olivastro; Pino domestico; Tamerice; Ulivo.

Galleria fotografica