Parco di collezione all'italiana all'inglese, Caravino (TO) - Piemonte

0013_ Masino viale fiorito -® Dario Fusaro

Indirizzo Via al Castello, 1 Caravino (TO) - Piemonte Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono 0125778100
E-mail faimasino@fondoambiente.it
Sito Web Castello di Masino – FAI Fondo Ambiente Italiano

Il castello di Masino, dal 1988 proprietà del FAI Fondo Ambiente Italiano, e da questo restaurato e aperto al pubblico, presenta un ampio parco sede della nota manifestazione annuale Tre giorni per il giardino ideata nel 1992 dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone (progettista dei restauri del parco) e da Marella Agnelli. Il castello medievale della famiglia Valperga, trasformato in residenza tra Sei e Settecento, situato in posizione eminente, si affaccia con grandi terrazzi che costituiscono un eccezionale belvedere sull’incontaminato paesaggio circostante della pianura e delle Alpi.
Parco: Il grande parco, articolato in più zone, presenta oggi una veste prevalentemente ottocentesca, all’inglese. A ponente è l’allea grande, accesso storico per le carrozze, con un lungo e maestoso viale di tigli integrato degli alberi mancanti già nel 2001. A partire dallo stesso anno, al termine di questo viale è stato ricostruito il grande labirinto settecentesco, sulla base del disegno conservato negli archivi del castello; circa un chilometro di siepi ottenute con duemila piante di carpino definiscono i percorsi del labirinto che, al centro, vede un piccolo padiglione ligneo da cui osservare l’intero impianto. Al confine di quest’area si diparte la cosiddetta ‘strada dei ventidue giri’, realizzata tra 1840 e 1847 per connettere il castello all’abitato di Strambino, quasi cancellata dalla vegetazione e recuperata durante il restauro del castello. Adiacente al castello, sul terrazzamento tra la Torre rotonda e la Torre dei venti, si trova il giardino dei cipressi, la parte più antica del giardino di impianto formale all’italiana conservata ancora oggi, con maestosi esemplari di Cupressus sempervirens pluricentenari. Lungo il cosiddetto parterre sono radicati monumentali corbezzoli, Arbutus unedo, regalati nel 1780 a Carlo Francesco II di Valperga, in occasione della sua nomina Vicerè di Sardegna. L’antico orto alla base delle mura meridionali, ospita oggi il giardino delle rose.
Nella zona di levante, anche il settecentesco parterre formale a siepi e broderies fu ri-modellato secondo il gusto ottocentesco. Si presenta oggi come un sussegguirsi di grandi spazi erbosi circondati da fitte cortine di lecci (Quercus ilex) e percorsi sinuosi che conducono, al giardino delle nuvole. Realizzato durante il restauro del castello dall’architetto Pejrone, questo giardino si sviluppa lungo l’asse prospettico centrato sul tempietto neogotico, con filari di cipressi e masse di 6600 spiree (Spiraea x vanhouttei), che fioriscono vaporose in maggio.
L’insieme del parco all’inglese è assai articolato dal punto di vista botanico con boschetti di palme (Chamaerops hexcelsa), annosi cipressi, cedri dell’Atlante, querce.

Strutture architettoniche

Allea
Belvedere
Broderie
Castello
Labirinto
Mura
Parterre
Tempietto.

Epoca

1840

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
FAI - Fondo Ambiente Italiano - c/o La Cavallerizza, Via Carlo Foldi, 2 Milano

Note

Carpini: viali; Cedri dell’Atlante; Cipressi; Corbezzoli; Leccio; Palme; Rose; Spiree; Tigli.

Galleria fotografica