Parco all'inglese alla francese frutteto segreto, Racconigi (CN) - Piemonte

Indirizzo Piazza Carlo Alberto 1, Via Morosini 3 Racconigi (CN) - Piemonte Accessibilità sì - parzialmente aperto al pubblico
Telefono + 39 0172 84005 Orari apertura Lunedì chiuso - dalle 9.30 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30)
Costo ingresso a pagamento
E-mail riccardo.vitale@beniculturali.it
Sito Web Castello di Racconigi

Nella storia del palazzo dei principi di Carignano, il parco ha assunto diversi aspetti. Alla fine del Seicento presentava, con geometrico rigore, l’armonioso disegno di André Le Nôtre, l’ideatore dei giardini di Versailles. Nel 1787 la principessa Giuseppina di Lorena Armagnac affidò a Giacomo Pregliasco, architetto e scenografo, la trasformazione di un comparto nello stile ‘pittoresco’: un percorso tra evocazioni di paesi lontani, opere letterarie e glorie storiche.
Tra il 1820 e il 1840 il parco fu ampliato alle dimensioni attuali e modificato all’inglese dall’architetto e giardiniere tedesco Xavier Kurten per volere di Carlo Alberto di Savoia. Al momento dell’acquisizione da parte dello Stato nel 1980, la tenuta versava in gravi condizioni di degrado, frutto di decenni di incuria. Attenendosi all’impronta carloalbertina, i restauri hanno riguardato edifici, strade, boschetti, giardini, ponti e il sistema delle acque. Terminati i cantieri, dal 2006 al 2012 una competente équipe di giovani giardinieri ha assicurato quotidiana manutenzione e alcune attività agricole della storica Azienda della Real Casa sono state riproposte a regime biologico. Nel 2010 alla residenza di Racconigi è stato conferito il premio ‘Il Parco più bello d’Italia’, quale riconoscimento alla memoria di Mirella Macera, direttrice dal 1994 al 2010, lungimirante coordinatrice di tutti gli interventi di restauro, gestione e valorizzazione. La sua scomparsa, l’imperante crisi e mutamenti istituzionali hanno portato a una drastica inversione di marcia, di cui il parco ha purtroppo risentito.
Immersi in un sottobosco fiorito, tra specie arboree autoctone ed esotiche tra cui un bicentenario olmo del Caucaso (Zelcova carpinifolia), i percorsi conducono a svariati edifici: il cinile, la palazzina svizzera, l’eremitaggio, la caffetteria nella scuderia dei cavallini, la biblioteca nella ‘dacia russa’ e la fagianaia.
Oltrepassando la darsena e la stele del cagnolino Verter, si giunge alla grotta di Merlino, sormontata da un tempietto dorico e da secolari platani. La torre del lago domina sulle acque che abbracciano il sito naturalistico delle isole, interdette al pubblico in quanto habitat di numerosi animali selvatici quali scoiattoli, aironi e cicogne.
Al fondo del parco sorge la neogotica cascina della Margaria: progettata dall’architetto bolognese Pelagio Palagi, fu realizzata tra il 1836 e il 1842 per ospitare – oltre a scuderie, fienile, citroniere e alloggi – la cappella del Beato Alberto e il reposoir della regina Maria Teresa. A chiusura del cortile, le serre furono realizzate tra il 1844 e il 1848 su progetto del milanese Carlo Sada, architetto al seguito di Palagi. All’ideazione contribuirono anche Marcellino e Giuseppe Roda, figli del capo giardiniere, inviati per l’Europa a spese della Real Casa tra il 1840 e il 1843 per approfondire lo studio dell’arte dei giardini.
Un inventario del 1892 attesta la presenza nelle serre di 2300 piante, per un totale di 188 differenti specie provenienti da tutti i continenti. Accanto, il giardino dei Principini nacque a protezione di un ricco frutteto, di colture floreali e di un’area di svago e piacere per i reali. Un altro piccolo giardino segreto si trova a lato del castello.

Strutture architettoniche

Biblioteca
Caffetteria
Cappella
Cascina
Cinile
Eremitaggio
Fagianaia
Palazzina svizzera
Serre
Stele.

Notizie storiche

Alla fine del Seicento presentava, con geometrico rigore, l’armonioso disegno di André Le Nôtre. Nel 1787 la trasformazione di un comparto nello stile ‘pittoresco’: un percorso tra evocazioni di paesi lontani, opere letterarie e glorie storiche. Tra il 1820 e il 1840 il parco fu ampliato alle dimensioni attuali e modificato all’inglese. Fu acquistato dallo Stato italiano nel 1980, la tenuta versava in gravi condizioni di degrado. I restauri, 2006-2012, hanno riguardato edifici, strade, boschetti, giardini, ponti e il sistema delle acque.Il restauro i cantieri.

Epoca

XVIII-XXI

Bibliografia

Scheda tratta dalla Guida realizzata dalla Direzione editoriale del Touring Club Italiano e da Apgi, Associazione Parchi e giardini d'Italia: L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Touring Editore, Milano 2016, p. 31-32 (autore Marco Ferrari). Foto in evidenza di Marco Ferrari

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Stato

Note

Olmo del Caucaso