Giardino formale, Belluno (BL) - Veneto

Situato in una splendida posizione sulla sommità del colle Belvedere, il complesso fu commissionato dal vescovo Giovan Francesco Bembo come residenza estiva del vescovato di Belluno nel secondo decennio del 700.
Translation will follow
Indirizzo via San Lorenzo, 46 Belluno (BL) - Veneto Accessibilità sì - accessibile con permesso
Telefono +39 0437 25262
E-mail e-mailgiambattista.marson@tin.it

L’esteso terrazzamento che contiene la fascia a verde antistante la villa, delimitato da un parapetto ornato da vasi di pietra e attraversato da una scalinata a tenaglia, un tempo si estendeva fino a valle, terminando con un laghetto circondato da un bosco di querce secolari oggi occupato da un complesso ospedaliero. L’accesso avviene tramite due cancellate laterali che consentono una vista di scorcio dell’edificio. Sul lato nord si sviluppa un ampio giardino rettangolare di disegno regolare, delimitato da muro di recinzione, attraversato da un viale alberato concluso da un piccolo berceau, e con alberi ad alto fusto raccolti in un boschetto a ovest.

Strutture architettoniche

Berceau
Boschetto
Laghetto
Scalinata a tenaglia.

Notizie storiche

Il complesso fu commissionato dal vescovo Giovan Francesco Bembo come residenza estiva del vescovato di Belluno. La costruzione della villa venne affidata all’architetto padovano Alessandro Paolo Tremignon e fu compiuta tra il 1711 e il 1713. Ridotta nell’800 a lazzaretto per un’epidemia di tifo, venne successivamente occupata dagli Austriaci e dai Francesi. Nel 1881 il complesso viene venduto al commendator Gerenzani che restaura gli interni della casa, e nel 1969 perviene al professor Giambattista Marson per successione ereditaria. Gli ultimi proprietari promuovono un accurato restauro diretto da Adriano Alpago Novello. L’insieme presenta un edificio padronale su tre piani, organizzato secondo uno schema di tipo palladiano con corpo centrale timpanato e basse barchesse laterali ampiamente arretrate, e con un ampio giardino. La villa ha un fronte tripartito, con trifore a serliana balconate in corrispondenza dei piani primo e secondo e timpano dentellato decorato al centro con splendidi stucchi e stemma nobiliare. L’ingresso è inquadrato da un portale a tutto sesto posto sulla sommità di una scalinata sorvegliata da leoni in pietra. Gli annessi rustici, su due piani, aprono entrambi verso sud con ampie arcate la cui centinatura è realizzata con conci in pietra. A est si vedono tre portali, due dei quali conducono alle cantine e al granaio (portali parzialmente tamponati nell'ala ovest). I restauri avviati nel 1883 hanno contribuito a cancellare all’interno il preziosissimo ciclo di dipinti a olio su marmorino eseguiti ai primi del 700 dai pittori Sebastiano e Marco Ricci nelle due sale centrali e sulle scale: oggi sopravvive solo un frammento con la “Testa della Samaritana” conservato presso il Museo Civico.

Epoca

XVIII

Progettisti ed esecutori

Alessandro Paolo Tremignon (progettista)

Bibliografia

Alpago Novello, Adriano, Ville della provincia di Belluno, Milano 1982, pp. 160-163

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 42/2004