Giardino frutteto misto, Sospirolo (BL) - Veneto

La villa, a cui fa da sfondo il Pizzòch, fu costruita dalla famiglia Sandi nel 700 e possiede un giardino terrazzato risalente al 1830 e un brolo-frutteto.
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Indirizzo via Moldoi, 150 Loc. Moldoi Sospirolo (BL) - Veneto Accessibilità sì - accessibile con permesso
Telefono +39 0437 89323 +39 0437 943190 +39 347 2785873
E-mail info@villazasso.it - corrado.zasso@alice.it
Sito Web Villa Sandi, Zasso

Il giardino, il cui aspetto attuale risale successivamente al 1830, ha una struttura terrazzata servita da gradinate; nel tratto a monte è concluso da un esedra con superfici concave-convesse, separate da pilastri a bugne, con al centro l’accesso carrabile e ai lati i passaggi pedonali. Nonostante il forte dislivello sul fronte, il pendio è risalito da un grande viale d’accesso in asse con l’edificio, che supera vari terrazzamenti prativi, fino a quello antistante alla villa, ornato da cespugli fioriti e alberi ornamentali, fra cui la sophora. Sul primo terrazzamento a destra un recinto di giardino è caratterizzato da un parterre geometrico definito da arbusti sagomati secondo il gusto dell’ars topiaria. Ci sono infine un frutteto dal quale si giunge a un prato arricchito di aiuole circolari, sul lato nord-ovest un orto e una serra mentre a est è un brolo recintato con alberi da frutto.

Strutture architettoniche

Brolo
Esedra
Gradinate
Orto
Parterre
Serra
Siepi topiate.

Notizie storiche

Il complesso è costituito dal corpo padronale, con un volume centrale quadrato su tre livelli e due altri più bassi corpi affiancati rettangolari, da due edifici rustici, da una cappella dedicata ai SS. Pellegrino e Biagio, e intorno si sviluppa un vasto giardino. Gli fa da sfondo il Pizzòch, la montagna che domina la parte centrale della Val Belluna, al centro del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Nel 700, a seguito dell’inserimento della famiglia all’interno della vita amministrativa e politica della Serenissima, i Sandi fecero realizzare la Villa quasi certamente su progetto di Domenico Rossi che valorizzava la forte pendenza del terreno mediante l’elevazione maestosa della dimora, anche se di grande sobrietà architettonica e decorativa, sfruttando il vasto parco-giardino e l’effetto dello scalone d’accesso. La villa, dopo alterne vicende, fu acquistata nel 1830 da Bortolo Zasso, medico di Agordo, alla cui famiglia tuttora appartiene.

Epoca

XVIII

Progettisti ed esecutori

Domenico Rossi (progettista)

Bibliografia

Alpago Novello Adriano, Ville della provincia di Belluno, Milano, 1982, pp. 174-183.

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 42/2004

Note

Sofora.