Giardino pensile formale, Ravello (SA) - Campania
| Indirizzo | piazza Duomo Ravello (SA) - Campania | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
| Telefono | +39 089 857621 | Orari apertura | Tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00 (ultimo ingresso 20.45) | |
| Fax | +39 089 857621 | Costo ingresso | € 7,00 intero € 5,00 ridotto* € 6,00 gruppi maggiori di 15 persone *minori di 12 anni e maggiori di 65 anni € 9,00 Ingresso alla Villa + Visita guidata Torre-Museo | |
| info@villarufolo.it | ||||
| Sito Web | Villa Rufolo | |||
Il giardino di villa Rufolo nasce nella seconda metà dell’Ottocento con la volontà di impiantare sul golfo di Salerno un laboratorio sperimentale botanico in linea con la migliore tradizione inglese già affermatasi sulle coste della Liguria. Ne è autore Francis Nevile Reid, nobile scozzese che nel 1851 acquista la villa, in parte interrata e quasi allo stato di rudere, restaurandola e dotandola d’un parco realizzato con il decisivo apporto di Luigi Cicalese, eclettica figura di giardiniere ravellese, poi sindaco della città. Il progetto è già tutto dentro il carattere del luogo (foto sopra), si tratta solo di esaltarne i valori. Dal viale alberato d’ingresso all’ultimo terrazzo inferiore detto ‘di Wagner’ (foto sotto) – sul quale si tengono concerti nella stagione estiva – si sviluppa una sorta di percorso iniziatico, dall’ombra alla piena luce, dall’architettura al paesaggio, da alberi come cipressi, pini e tigli a fioriture di straordinaria varietà e cromia attraverso torri, chiostri, scale, terrazzi. Nel 1876 il giardino è ultimato, quattro anni più tardi Wagner scrive d’aver ritrovato il magico giardino di Klingsor per il suo Parsifal. La letteratura trecentesca del Boccaccio, che qui aveva ambientato una novella del Decamerone, rivive nella cultura musicale dell’Ottocento, a conferma d’un luogo che suscita ispirazione artistica. Ma per Reid questo continua a essere la sede dell’incessante sperimentazione di trapianti, di innesti, di acclimazione di piante esotiche e persino d’una rara varietà di tè. Nel corso del secondo Novecento il complesso è stato oggetto di restauri migliorativi ma anche di gravi mutilazioni, come la perdita della parte superiore del giardino per la costruzione d’una strada.
