Giardino formale, Noventa Padovana (PD) - Veneto

La villa fu commissionata nell’ultimo decennio del 600 dal patriarca di Venezia Giovanni Maria Giovanelli su progetto di Antonio Gaspari. I bombardamenti durante la II Guerra Mondiale compromisero il disegno del parco e del giardino retrostante. Nel 1954 fu acquistata dai Frati minori conventuali di Sant'Antonio che vi realizzarono il “Villaggio Sant’Antonio”. Nel 2012 è stata alienata a un trust privato. L’area verde oggi sopravvissuta è caratterizzata da parterre prativi nell’area antistante il pronao della villa.
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Indirizzo via Cappello, 79 Noventa Padovana (PD) - Veneto Accessibilità sì -
Telefono 049625066 Orari apertura Solo su prenotazione
Costo ingresso A pagamento
E-mail info@villaggiosantantonio.org
Sito Web Villa Giovanelli

Dell’originario impianto del giardino si riconosce attualmente solo il perimetro mentre la porzione nord-ovest è occupata dagli edifici realizzati nei decenni Cinquanta e Sessanta del 900, finalizzati elle esigenze scolastiche del “Villaggio Sant’Antonio”. Il parco originale, impostato su larghe simmetrie alla “francese” e concluso da un’ampia esedra, era ornato di statue, fontane in pietra, belvedere, labirinti, torrette, serre e padiglioni di cui purtroppo non rimane più nulla. L’area verde oggi sopravvissuta è caratterizzata da parterre prativi nell’area antistante il “Tempio” e da ampi settori sempre tenuti a prato e delimitati da filari di alberature nella parte destra del parco retrostante la villa.

Strutture architettoniche

Parterre
Scalinata
Statua.

Notizie storiche

La villa fu commissionata nell’ultimo decennio del 600 dal patriarca di Venezia Giovanni Maria Giovanelli, patrizio di origine bergamasca, su progetto di Antonio Gaspari. Il pronao a otto colonne con andamento a semi-esadecagono è un unicum architettonico che ha valso alla dimora il soprannome di “Villa Tempio”. Nel 1738 Giorgio Massari aggiunse una scalinata ornata da statue di Antonio Tarsia, Antonio Gai, e Paolo Groppelli, rappresentanti le personificazioni dei cinque sensi e della “Ragione”. L’apparato decorativo degli interni era sontuoso: gli stucchi del salone centrale furono inizialmente eseguiti dal quadraturista bolognese Ferdinando Fochi, e nel 1747 Giuseppe Angeli vi affrescò alcuni episodi della storia romana. Le due stanze a lato della sala vennero invece affrescate, agli inizi del XVIII sec., da Sebastiano Ricci e Giovanni Antonio Pellegrini. A partire dalla dominazione austriaca, e in seguito al progressivo declino della famiglia, la villa subì ingenti danni: i bombardamenti durante la II Guerra Mondiale compromisero il disegno del parco e del giardino retrostante. Il 10 giugno 1954 il complesso fu acquistato dai Frati minori conventuali di Sant'Antonio che vi realizzarono, con pesanti edificazioni nel settore sinistro del parco, il “Villaggio Sant’Antonio”. Nel 2012 è stata alienata a un trust privato.

Epoca

XVII

Bibliografia

Zucchello N., Ville venete: la Provincia di Padova, Venezia, 2001.

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 2004/42