Il giardino, originariamente disegnato con gusto informale, è dotato di un pregevole belvedere sul mare affacciato su un profondo avvallamento (detto “burrone”) che ne delimita il margine sud-orientale, ricoperto di folta vegetazione spontanea e non. Il piano terrazzato ha subito notevoli trasformazioni durante il ventennio fascista e negli anni dell’immediato dopoguerra, che ne hanno alterano il disegno originario raddrizzando i “sentieri” o cancellando alcuni gruppi di aiuole. L’attuale vegetazione è costituita da essenze esotiche, principalmente subtropicali, e da essenze tipiche della flora mediterranea, appartenenti a 75 specie diverse, tra cui spiccano il ficus microcarpa, a volte disposti a gruppi, altre a filare; lungo il limite meridionale, verso il mare, è presente una cintura di erytrhina viarum; melie azedarach, cipressi, lecci e pini d’Aleppo completano la dotazione d’alto fusto. Il perimetro delle numerose aiuole è ornato di siepi, principalmente di pittosporo, integrate da duranta repens, lantana camara e buxus balearica. Numerose sono le palme, phoenix canariensis, washingtonia filifera e chamaerops humilis, e un’araucaria heterophylla che, con i suoi 28 m di altezza, rappresenta la pianta più alta del giardino. Le macchie arbustive sono realizzate con yucche, oleandri, lantane, bouganvillee, ibischi, pyracantha coccinea, spiree e euonymus japonicus. L’arredo è completato da una grande vasca circolare e uno stagno frequentato da anatre.
Strutture architettoniche
BelvedereStagno
Vasca.