Giardino misto, Oriolo Romano (VT) - Lazio

Voluto dal notabile Giorgio Santacroce, che ne fece il fulcro di Oriolo Romano, borgo integralmente nato dal suo progetto di bonifica di un’area splendida ma insicura, l'attuale palazzo fu edificato negli anni 1578-1585. All’inizio del Seicento divenne proprietà degli Orsini e successivamente degli Altieri. Il giardino e il parco, recentemente divenuto di proprierà comunale, anch'essi realizzati dal Santacroce alla fine del XVI secolo, si sviluppano a ovest del palazzo. Da segnalare appena passato il ponte, un grande tasso (Taxus baccata) centenario, posto al centro del giardino all'italiana.
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Indirizzo Piazza Umberto I, 19 Oriolo Romano (VT) - Lazio Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 06 99837145
Fax +39 0699837145 Costo ingresso gratuito
Sito Web Giardino e parco di Palazzo Altieri

Il giardino e il parco, di circa 8 ettari, recentemente passato dalla famiglia Petrucci alla proprietà comunale, furono fatti realizzare da Giorgio III Santacroce a partire dal 1582 e si sviluppano sul lato di ponente del palazzo, ad esso collegati tramite un ponticello. Subito passato il ponte, appena si scende una doppia scalinata, si trova un piccolo giardino all'italiana, con al centro un centenario esemplare di Taxus baccata, risalente ad un impianto databile tra il 1915 e il 1920, il cui impianto è ora parzialmente leggibile. Un unico lungo viale principale, fiancheggiato da alberi secolari, tra cui Abies alba, attraversa il parco fino a terminare di fronte a un casino, detto la “Prospettiva”, che costituisce fondale prospettico, passando per un piccolo spiazzo con fontana circolare in peperino. Tra la fontana e la Prospettiva, sulla destra, sono piante di castagno e un notevole esemplare di ciliegio. Nello stesso tratto, come pure nel viale a destra della fontana sono due querce a candelabro di enormi dimensioni. Alcuni viali intersecano il viale principale, caratterizzati da "gallerie", realizzate soprattutto con lauroceraso, di antico impianto. Il vasto giardino venne attrezzato sin dall'origine in forma di “barco”, destinato alla caccia, e a differenza dei giardini coevi rinascimentali, mantiene ancora oggi quegli aspetti naturalistici che anticipano i parchi inglesi. Al suo interno compaiono numerose specie arboree pregiate secolari, quali tassi, abeti bianchi, lecci, cerri.

Strutture architettoniche

Palazzo

Notizie storiche

La creazione dell'attuale palazzo Altieri e del centro abitato di Oriolo Romano sono il frutto della volontà illuminata di Giorgio III Santacroce, che tra il 1562 e il 1585, nell’ambito di un più ampio intervento di bonifica dei terreni circostanti, fondò il borgo secondo un progetto unitario, con un sistema di tre assi longitudinali, che confluiscono a nord nella piazza del paese, delimitata dalla mole del palazzo. L’edificio appartenne ai Santacroce dal 1578 al 1604 per poi passare agli Orsini, che nel 1671 vendettero Oriolo e Viano alla famiglia Altieri.
La facciata odierna si impone per il suo sviluppo orizzontale, su quattro livelli, conclusa da due possenti bastioni angolari ribassati, sui quali si innestano le due ali posteriori, delimitanti una corte retrostante, conferendo al palazzo un impianto a forma di U. Gli ampliamenti sui bastioni sono stati identificati come opera dell’architetto Troiano Schiratti, eseguiti tra il 1583 e il 1599. Il secondo piano è scandito dal loggiato a cinque campate al di sopra del quale è disposto l’attico.
Gli Altieri ebbero un ruolo fondamentale nelle modifiche e negli ampliamenti del palazzo, affidati all’architetto Carlo Fontana, e a loro si devono le collezioni di quadri presenti al suo interno, in particolare la “Galleria dei Papi”, rara collezione di effigi papali iniziata dal cardinale Paluzzo Altieri e qui traslata in seguito all’acquisto del Palazzo da parte del Papa Clemente X Altieri. Interessanti affreschi decorano lo scalone a ovest dell’atrio, come pure la “sala del trono” e la “sala con le Storie di Giuseppe”. Il bastione di levante ospita l’appartamento del primogenito, Onofrio III Santacroce, con i cicli di affreschi tratti dalle storie dell’Antico Testamento attribuiti al pittore Giovanni Baglione: la “sala del sogno di Giacobbe”, la “sala di Giosuè” la “sala di Davide”, con la rara rappresentazione dell’arca santa, e la “sala di Eliseo”.

Epoca

Secc. XVI-XVII

Progettisti ed esecutori

Giorgio Santacroce (ideatore)

Bibliografia

Cipollone R.G. (a cura di), Palazzo Altieri. Oriolo Romano, Roma s.d.

Superficie

ca. 8 ha

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Provvedimento di tutela

Decreto 26.4.1973 (palazzo, parco, le olmate e le aree limitrofe); D.Lgs. N. 42/2004